Nei libri di studio si legge che i romanzi storici sono il modo (e il genere) migliore per raccontare ciò che abbiamo intorno e la società del passato. È attraverso il passato che si può riflettere sul presente e preservare il ricordo di quello che è stato. La finzione, però, molto spesso fa perdere efficacia al senso stesso di un romanzo storico. Ma c’è una serie tv che, in un certo qual modo, ha conservato tutti i prismi del genere, regalando al pubblico sia una storia d’amore epica (sotto i punti di vista) che un’immagine vivida della storia scozzese, americana (e non solo). Stiamo parlando di Outlander, serie americana di Starz, in Italia disponibile su Sky e Now. Dal 19 luglio a ridosso della programmazione negli Stai Uniti, arrivano nel nostro paese i primi 8 episodi che compongono la settima stagione della serie. I restanti 8 arriveranno dal prossimo anno. Ma l'ottava, già confernata, sarà l'ultima. Una serie per nulla elitaria, anche se ha tematiche forti, ma che regala un piacevole intrattenimento senza mai perdere i suoi punti fermi: raccontare la Storia attraverso la finzione.
Un plot molto originale che inizia dalla fine degli anni ’40 del ‘900 per spingersi poi nella Scozia nel 1743. Un viaggio nel tempo di cuore e di pancia, particolarità che ha reso poi Outlander la serie che il pubblico e la critica ha apprezzato. Infatti, nonostante sia in tv da oltre 7 anni (superando a testa alta tutte le problematiche legate alla pandemia) non ha perso mai il suo appeal, veleggiando alto in qualità e ricercatezza. Ma il successo è dovuto soprattutto alla saga letteraria – di Diana Gabaldon – a cui la serie è ispirata. Merita di essere vista? Assolutamente sì, perché Outlander ha avuto il pregio di rendere pop e cool la storia moderna e contemporanea.
Claire e Jamie, un amore che sfida il tempo
La seconda grande guerra è finita da poco e si contano ancora i danni. Nel ’45, l’infermiera Claire e suo marito Frank di ritorno dal fronte si godono in Scozia una seconda luna di miele. La donna, però, in circostanze poco chiare, come per magia compie un viaggio indietro nel tempo una volta che ha attraversato il cerchio di pietre di Craig na Dun. Si trova nel 1743 ai tempi delle Highland scozzesi, in una Scozia ancora poco civilizzata e sull’orlo della guerra. Tratta in salvo da Jamie Fraiser, un laird ricercato dalle giubbe rosse, Claire cerca di integrarsi all’interno di un tessuto sociale differente dal suo, consapevole (forse) di non poter più tornare nel suo tempo. Si innamora di Jamie ma è costretta di nuovo alla fuga nel momento in cui Black Jack Randall (antenato del marito di Claire) cerca di catturare Jamie. Consapevoli, entrambi, di camminare sul filo del rasoio, cercando di cambiare gli avvenimenti e impedire il massacro di Culloden, che segna la fine del clan dei MacKenzie, ma stravolgere la storia significa anche creare un effetto a cascata dai risvolti imprevedibili. Questo è solo l’inizio di una vicenda dai contorni sfumati in cui Storia e mito si fondono, regalando al pubblico una tra le più belle (e vere) storia d’amore mai viste in tv.
Una serie che è un vero peccato di gola
Ci sarebbe poco o altro da aggiungere su Outlander. E’ una serie brillante che, nonostante tutto, riscostruisce nei minimi dettagli una parte della nostra storia recente con un piglio drammatico ma appassionante. È comunque un racconto di fantasia, pieno di superstizioni e di leggende, ma questo non toglie nulla alla riuscita della serie stessa. Miscela le due anime dello show come se fossero due rette parallele che non si incrociano mai, raccontando sia fatti realmente accaduti – con aderenza a ciò che si legge nei libri – e sia pennellando un love story intensa e appassionante, che non scade mai nel patetico e che resta sempre coerente con se stessa. Punto di forza, ovviamente, è il personaggio di Claire che, in quanto donna al passo con i tempi e che proviene da un mondo diverso rispetto a quello in cui vive Jamie, è il fattore necessario e sufficiente per far comprendere quanto sia importante il rispetto della famiglia e il porgere l’altra guancia a chi ha bisogno di aiuto. Jamie, da ragazzo burbero e inesperto, col passar del tempo diventa un vero e proprio liard scozzese, pronto a tutto pur di difendere la patria e la sua amata.
Come Outlander ha reso la Storia appetibile a tutti
Che sia un peccato di gola su questo non c’è dubbio, ma Outlander ha un pregio che, per certi versi, è il suo punto di forza. Racconta l’amore di Claire e Jamie, di un amore che vince su tutto, persino sulle pieghe del tempo, ma più che altro è anche una fotografia vivida e sconsiderata di tutti gli avvenimenti più celebri che hanno attraversato l’Europa e le Americhe nel corso del 1700. Dalla battaglia di Culloden che ha visto i sostenitori di Carlo Edoardo Stuart, detto il "Giovane Pretendente" (detto anche "Bonnie Prince Charlie"), definitivamente sconfitti dalle forze lealiste comandate dal Duca di Cumberland, figlio di re Giorgio II, fino alla Rivoluzione Americana, il conflitto che, tra il 19 aprile 1775 e il 3 settembre 1783, oppose le Tredici colonie nordamericane, diventate successivamente gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno di Gran Bretagna.
Diana Gabaldon, la "regina" del romanzo storico
Tutto questo non sarebbe mai potuto esistere senza la penna di Diana Gabaldon, l’ideatrice della serie di libri a cui è ispirata la serie tv. Nella sua versione originale – qui in Italia i libri sono stati pubblicati in due blocchi separati - Outlander è una saga suddivisa in 9 libri di cui l’ultimo è stato pubblicato nel 2021. Il primo risale al 1991. Autrice di rara bravura, ha avuto la capacità di leggere la storia del passato con uno stile attuale e ricco di dettagli. Il successo è stato tale che, ai libri della serie canonica, sono stati pubblicati diversi racconti su personaggi secondari e tre libri dedicati al personaggio di Lord John Grey (amico di Jamie) che hanno assunto le caratteristiche di un drama storico e investigativo.
E all’orizzonte si intravede anche uno spin-off
La serie di Outlalder finisce ma il suo franchise resta. Nel febbraio 2022 è stata svelata la lavorazione di una serie prequel.
Nel maggio dello stesso anno la produttrice esecutiva Maril Davis ha confermato che la serie sarà incentrata sui genitori di Jamie Fraser. Nell’agosto viene rivelato il titolo, Blood of My Blood. Nel gennaio 2023, Starz ha commissionato una prima stagione di 10 episodi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.