Da Sharon Stone a Glenn Close ora Hollywood sceglie i telefilm

SCELTA Anche la diva della «Guerra dei Roses» è diventata protagonista del dramma «Damages»

Da Sharon Stone a Glenn Close ora Hollywood sceglie i telefilm

New York - Fin dall’inizio della televisione, le star di Hollywood hanno di norma snobbato il piccolo schermo. Quando attori come Henry Ford e Jimmy Stewart, oppure attrici come Bette Davis e Joanne Crawford, apparivano in un telefilm, il loro nome finiva regolarmente sulle prime pagine delle riviste dell’entertainment. Semmai erano gli attori della televisione che sognavano di spiccare il volo verso il grande schermo, anche se raramente riuscivano a farlo con lo stesso successo di Clint Eastwood, Tom Hanks, Will Smith, Bruce Willis, Leonardo di Caprio e John Travolta.
Oggi invece sempre più star optano per il piccolo schermo: un trend in ascesa che nella prossima stagione televisiva vedrà attrici del calibro di Sharon Stone e (ancora) Glen Close protagoniste di alcune puntate che certamente abbatteranno i rating serali dei grandi network. Se George Clooney mesi fa aveva accettato di rientrare nei panni del Dottor Doug Ross nelle puntate finali di ER, la serie televisiva che l’aveva reso famoso e dal quale aveva dato l’addio nel 1999, anche Alec Baldwin ammette di essere felice di fare il protagonista della commedia televisiva 30 Rock. Baldwin, che quest’anno presenterà la serata degli Oscar accanto a Steve Martin, ammette che ad attrarlo al piccolo schermo sono stati soprattutto i copioni di una televisione americana che produce sempre di più telefilm ad altissimo contenuto di talento. «I telefilm di oggi sono fatti con tale cura e con un tale cast di artisti dello spettacolo da far veramente concorrenza al cinema», ha ammesso l'attore che sta per apparire sui grandi schermi accanto a Meryl Streep nella commedia più attesa della primavera, That’s complicated.
Baldwin non è il solo: anche il leggendario regista George Lucas, che sta scrivendo nuove puntate per una serie animata trasmessa dalla Cartoon network (Star wars: the close war) ammette che a far televisione si diverte moltissimo. «Se Hollywood soffre a causa della crisi economica, il mondo della televisione sta vivendo una seconda giovinezza - ha detto Lucas -. La qualità della televisione è, fatemelo dire, salita alle stelle».
La star di Basic instinct non si è difatti tirata indietro quando i produttori di Law and order: special victims unit le hanno offerto di comparire in 4 delle 20 puntate della sua undicesima stagione televisiva. Nel serial trasmesso dalla rete Nbc Sharon Stone farà la parte di un perfido procuratore che per anni aveva fatto il poliziotto. A 52 anni ha ancora grinta da vendere e nei prossimi mesi la regalerà alla televisione, facendo concorrenza ai due protagonisti del telefilm, i detective Mariska Hargitay (in arte Olivia Benson) e Chris Mellon (nel ruolo di Elliot Stabler).
La Stone non è una presenza nuova sui set televisivi: nel lontano 1984, ancora giovane e alle prime armi, aveva partecipato a Magnum P.I., poi era stata scritturata nel serial Will and Grace, e infine nel telefilm The practice, grazie al quale si era aggiudicata un Emmy.
Se Law and order ha già ospitato 24 star con un pedigree da Oscar, Glenn Close è stata invece appena nominata per un Golden Globe per il suo ruolo nel dramma televisivo Damages: dove riveste il ruolo di un avvocato ingaggiato dal governo Usa per far luce su uno scandalo di Wall Street.
«Non ho intenzione di smettere, nemmeno se il cinema mi fa un’offerta rocambolesca. I copioni della nuova stagione di Damages sono magnifici - ha dichiarato l’attrice alla rivista Entertainment tonight - non mi sono mai divertita tanto. Non mi fanno mai sapere la sceneggiatura della puntata seguente, e la suspense mi affascina».

Ad accettare ruoli televisivi c’è poi James Cann, misterioso e criminale nel ruolo del proprietario di un casinò in Las Vegas, James Woods, spietato e concreto in Sharks, Gabriel Byrne quasi mistico e molto «terapeutico» nel serial In treatment, Tim Roth, intuitivo ed efficace in Lie to me e Gary Sinise, che ormai è in pianta stabile sul set di CSI New York.

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