Risolto un grave problema, quello decennale del campo nomadi di vicolo Savini, il Comune rischia seriamente di averne creati altri due. Il trasferimento temporaneo («due mesi massimo» giurano in Campidoglio) a Castel Romano della baraccopoli, diventata tendopoli, non convince. Né lopposizione, né il WWF. «Siamo costretti ad aprire una vertenza con Veltroni e Marrazzo sulluso dellambiente perché cè qualcosa che, evidentemente, non torna - laccusa del capogruppo di An alla Pisana Fabio Rampelli -. Adesso è il momento di un parco regionale, quello di Decima Malafede, per la cui riqualificazione la Regione spende, ogni anno, centinaia di migliaia di euro e che, in forza del regime vincolistico sancito con la legge regionale 29/97, non potrebbe ospitare neppure un pollaio. E invece Veltroni, senza neppure consultare Regione e Roma Natura, ha proceduto alloccupazione di unarea protetta con una tendopoli. La patata bollente, poi, è stata scaricata sul territorio del XII municipio, guarda caso governato dal centrodestra, sul quale già esistono due insediamenti di nomadi, Tor de Cenci e Tor Pagnotta». Critico con loperazione-rom anche lassociazione ambientalista che minaccia di percorrere le vie legali: «Denunceremo penalmente il sindaco di Roma e gli assessori competenti - ha annunciato Marco Antonini, consigliere del WWF Lazio - mentre la Regione e lente parco dovranno darci molte spiegazioni in merito per aver permesso uno scempio così grave. Il Comune, infatti, ha pensato bene di aggiungersi alla lista dei costruttori abusivi distruttori della Riserva. Si tratta della più grave aggressione allarea protetta mai perpetrata che porterà la distruzione di un altro ingente pezzo del parco provocato dallimpatto di centinaia e centinaia di abitanti».
Per il capogruppo Udc alla Pisana, «Veltroni ha agito in modo autoritario. Notiamo con stupore il silenzio della Regione Lazio e del suo presidente che guarda senza nulla proferire agli atti che compie il vero governatore di questa regione, Walter Veltroni. Insieme ai cittadini del XII municipio cercheremo di fare in modo che questa vera e propria tendopoli rimanga a Castel Romano il meno possibile, costringendo il Comune a trovare una soluzione definitiva in tempi rapidi».
Polemiche, e veniamo al secondo problema, anche sullassegno mensile (pare di 500 euro) che i rom potranno chiedere allamministrazione per trovare un alloggio stabile invece di trasferirsi nella nuova zona. «È intollerabile che il Comune tolga ai romani i fondi destinati allemergenza abitativa per darli ai 750 nomadi di vicolo Savini - è laffondo del vicepresidente del consiglio comunale Fabio Sabbatani Schiuma - Chiedo un incontro urgente con Nicola Galloro, delegato del sindaco per lemergenza abitativa.
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