Alessandro Ruta
Le statistiche parlano chiaro: a Milano la sicurezza stradale sta attraversando un periodo di netto miglioramento.
Gli incidenti mortali sono passati dai 92 del 2001 ai 76 del 2003 e del 2004. Si tratta di una forte inversione di tendenza, se consideriamo il periodo compreso tra il 1997 e il 2002: durante lultimo di quei cinque anni a Milano cerano stati quasi 32mila incidenti complessivi. Una cifra spaventosa che sembra ormai un lontano ricordo, visto che lanno scorso si era scesi a 29mila: quasi tremila in meno.
Oltre alle multe per eccesso di velocità e alle quasi quaranta telecamere sistemate in vari punti della città, è stata la politica di prevenzione introdotta dal Comune di Milano a causare questa diminuzione. Rialzi dellasfalto, allargamento dei marciapiedi in prossimità degli incroci e le cosiddette «zone trenta», dove i veicoli devono rispettare una velocità inferiore ai cinquanta allora: sono alcuni degli interventi che lamministrazione ha voluto per migliorare la sicurezza stradale. Un ulteriore intervento verrà apportato tra la fine del 2005 e linizio del 2006 attraverso la sistemazione di 23 nuove telecamere agli incroci più pericolosi, un progetto per rendere meno rischiosi gli attraversamenti pedonali e la creazione in Via Drago - a Quarto Oggiaro - di un Centro permanente dove ci si potrà sottoporre a test e simulazioni in strada e dove sarà possibile confrontarsi sui temi della mobilità e del trasporto cittadino.
«La sicurezza stradale è uno dei nostri principali obiettivi e il bilancio degli ultimi anni è largamente positivo», ha spiegato ieri lassessore comunale ai Trasporti, Giorgio Goggi, in occasione dellapertura in piazza Duomo di una serie di manifestazioni sulla prevenzione degli incidenti e il pronto intervento, organizzate insieme alla Regione Lombardia.
«Sia gli incidenti mortali sia quelli con feriti sono in diminuzione e il trend non ha nulla a che vedere con lintroduzione della patente a punti, ma deve dire grazie ai varchi elettronici, ai rilevatori di passaggio col rosso, alle isole ambientali già in funzione, alle rotatorie e agli attraversamenti sicuri», ha continuato Goggi, sottolineando come in alcuni tratti urbani - uno su tutti, il Cavalcavia Monteceneri-Serra - il sistema delle telecamere abbia azzerato il numero complessivo di incidenti. Gli fa eco Guido Manca, assessore comunale alla sicurezza: «La videosorveglianza è un fattore decisivo e va estesa ancora di più», ha affermato.
Anche lassessore regionale alla sicurezza, Massimo Buscemi, è daccordo: «Noi puntiamo molto sui corsi nelle scuole: nel 2004 ne abbiamo organizzati più di mille con cinquemila ragazzi. Puntiamo a raddoppiare la cifra».
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