Simona in gita nella «fabbrica dei sogni»

Parlano tutti un italiano fluently nella Los Angeles di Simona Ventura, beata lei. Scelti con cura gli ospiti ancor prima della partenza, il gioco di Simona Goes to Hollywood è fatto (Sky Uno, tutte le sere ore 21,10, in avvicinamento alla Notte degli Oscar). Lei è ancora in accappatoio nel suo alloggio sul Sunset Boulevard e lo smartfhone già squilla: hellò... Lakers? Corro subito. Appena arrivata e già il primo scoop, andiamo a intervistare il grande Kobe Bryant, gongola Supersimo. La star dei Los Angeles Lakers l’attende in palestra, prima dell’allenamento. Il suo rapporto con l’Italia, tornerà a giocare da noi, quest’estate ci è mancato poco, però non si sa mai. Ma anche qualche buona domanda, tipo: ci sono stati dei momenti della tua vita in cui hai desiderato non essere Kobe Bryant? Simona tocca anche il delicato tema del divorzio appena chiesto dalla moglie di Bryant. Lui non si apre granché, non svela segreti, ma Simona è a suo agio, abituata com’è a trattare con gli sportivi. Il promo della trasferta della Ventura, girato dentro le scene top dei grandi film, era molto promettente. Finora Kobe Bryant è l’unica vera star agganciata. Più prevedibili gli incontri con l’italo-americana Giuliana Rancic (De Pandi), regina del red carpet di E! News, la popstar Camilla Orsi, pure lei italianissima, con la designer Micaela Goldsmith, arredatrice delle case dei divi, con il top chef Fabio Viviani.

La telecamera la segue ai Grammy, nei trasferimenti a Santa Monica e Beverly Hills, e siamo un po’ tutti in gita con lei «nella fabbrica dei sogni». Dove tutto è bello, eccitante, effervescente, stupefacente.
twitter@MCaverzan

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