La sinistra e la leadership dei salotti

Strana, ben strana, questa sinistra milanese. Non riesce, ormai da anni, ad esprimere un suo candidato sindaco forte per Milano. In una città dove molte sono le persone di sinistra che contano: nelle banche, nelle università, nei giornali, nei salotti - soprattutto in questi ultimi -, non riesce. Questa volta hanno dovuto trovare un ex prefetto, quanto di più lontano da componenti determinanti della coalizione: vedete che putiferio che sta succedendo con Rifondazione Comunista a proposito di quei soggettini che hanno devastato un pezzo di corso Buenos Aires. E Ferrante che deve fare? Tace.
Possibile mai che tra Dario Fo e Bruno Ferrante, Ds e Margherita, le componenti più forti del centrosinistra milanese, non trovino un uomo o una donna da candidare a sindaco? Intendiamoci, non è che la cosa turbi i nostri sonni e - crediamo - neanche dei nostri lettori. Ce ne occupiamo solo perché i fatti su corso Buenos Aires di questi giorni contengono una spiegazione. Quel che sta succedendo non meraviglia e, certamente, non sarà l’ultimo di questo tipo di fatti. C’è una componente nella coalizione che può permettersi di fare, praticamente, ciò che vuole semplicemente perché tutte le altre componenti non possono permettersi di fare a meno di lei. Questo non lo sappiamo solo noi. Lo sanno praticamente tutti e, con tutta probabilità lo sanno anche quei possibili candidati che dovrebbero candidarsi per il centrosinistra e preferiscono evitare. I più avveduti, a questo punto, diranno: e con Penati come la mettiamo? Non la mettiamo perché non c’entra nulla con questo ragionamento. Penati è stato sindaco di Sesto San Giovanni ed è stato un interlocutore presente e forte durante la presidenza Colli. Ha coltivato, da Sesto, un suo ruolo nella provincia, ha rafforzato la sua presenza, ha riattizzato la base di sinistra dell’hinterland milanese. Ha saputo sfruttare le sue radici, di sindaco, e la sua lunga militanza a sinistra. Certamente, poi, una grossa mano gliela ha data anche il centrodestra, soprattutto in campagna elettorale. Ma che ci vuoi fare? Acqua passata.

Questo a Milano non è possibile perché probabilmente un Penati non andrebbe bene. Qui non c’è la storia di Sesto San Giovanni. Qui di sinistra c’è molta intellighenzia che riempie molti salotti ma non si occupa di cose così basse come il popolo e un candidato sindaco. Meglio così.

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