Vancouver - Ci voleva una vittoria. Almeno una. Ed è arrivata: una vittoria bellissima. Le ultime speranze azzurre erano riposte sull'emiliano Giuliano Razzoli. E lui fatto subito bene, nella prima manche: primo con 47"79. Lo sloveno Mitja Valencic lo seguiva a 43 centesimi; l'austriaco Benjamin Raich terzo a 54 centesimi. Poi è arrivata la seconda manche. E Giuliano ha confermato di essere un numero uno. Non era facile. Lui ha mantenuto i nervi saldi ed è sceso giù come un missile, senza fare errori. Sua è la medaglia d'oro dello slalom. Suo è il merito di aver ridato l'onore all'Italia di Vancouver 2010. L'azzurro ha concluso la gara al comando davanti al croato Ivica Kostelic (a 16 centesimi); bronzo per lo svedese Myhrer (decimo dopo la prima manche) a ''44.
Trionfo dopo 16 anni Non vincevamo medaglie nello sci alpino da sedici anni: l'ultimo fu un altro grande emiliano, Alberto Tomba: argento in slalom a Lillehammer, nel 1994. Per l'ultimo oro bisognava invece risalire a 18 anni fa: sempre Tomba, sempre in speciale, ad Albertville '92.
Altri successi Emiliano di Reggio, Razzoli è nato nel dicembre del 1984. Quest'anno per due volte ha conquistato il podio in Coppa del Mondo: primo a Zagabria (notturna) e terzo a Kitzbuehel (Austria).
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