Sniper: Ghost Warrior - The Mark - Tropico 4

Nel vasto mondo dei giochi sparatutto, una divertente alternativa può essere considerata Sniper: Ghost Warrior, sviluppato e distribuito da City Interactive

Nel vasto mondo dei giochi sparatutto, una divertente alternativa può essere considerata Sniper: Ghost Warrior, sviluppato e distribuito da City Interactive. Il protagonista è un cecchino che, in team con un normale soldato di fanteria, deve inoltrarsi in una paradisiaca isola tropicale per rovesciare un fantomatico regime dittatoriale. Una storia davvero debole, ma il piacere di potersi calare nei panni di un cecchino è un’esperienza affascinante. Gli appostamenti, la precisione dei colpi, il doversi muovere con la massima cautela per non farsi scoprire dai numerosi nemici, sono tutti ingredienti che permettono di passare piacevolmente alcune ore. Certo a lungo andare ci si può stancare, anche perché le variabili proposte in termini di missioni non sono così diverse le une dalle altre. Inoltre il campo di battaglia, seppur curato e dettagliato, non offre una sufficiente varietà, e il sonoro è piuttosto scarso. Naturalmente la pazienza è indispensabile per poter essere un tiratore scelto efficace, quindi i momenti di inazione si dilatano col proseguire delle missioni: ma se si viene colti dalla smania da sparatutto, il nemico avrà buon gioco nell’eliminarti. Esiste anche una possibilità di multiplayer, ma davvero poco sviluppata e per nulla attraente. Un prodotto non facile, con alcune lacune, ma che supporta un’affascinante idea di gioco.

Decisamente sparatutto è, invece, The Mark, sviluppato da JoWood e distribuito da Leader. L’azione frenetica si svolge interamente a Londra, dove una banda di terroristi internazionali ha trafugato una testata nucleare da un missile tattico e ha intenzione di farla esplodere in città. I protagonisti sono due, ed il giocatore avrà la possibilità di impersonarli scegliendone uno missione per missione. Si tratta di Austin Hawke, mercenario al soldo del governo inglese, e di Steve Fletcher, un ufficiale dei corpi speciali al quale i terroristi hanno rapito la sorella. Sparatorie, agguati, scene spettacolari riprodotti con una grafica essenziale ma efficace; capitolo dopo capitolo i nostri eroi dovranno individuare l’obiettivo e renderlo innocuo. Esiste anche una modalità multiplayer, semplice ed adatta a partite con pochi personaggi. Grande varietà di armi a disposizione tutte di facile accessibilità, apprendimento del gioco molto intuitivo. Per chi vuole adrenalina e sparare a più non posso.

Tutt’altro tenore di gioco è invece Tropico 4, nuovo capitolo di una saga abbondantemente collaudata per questo city builder manageriale. Nel solco della tradizione, il protagonista è il Presidente di una fantomatica Repubblica di sapore tropical-centroamericano, che dovrà decidere come espandere la Nazione da un punto di vista urbanistico, come sfruttare le risorse e come comportarsi con i vicini e con le grandi Nazioni mondiali. Le due fasi portanti del gioco, costruttiva ed amministrativa, vengono sviluppate senza grosse novità rispetto al passato; di originale c’è, invece, una maggiore attenzione alle vicende politiche interne ed estere, che potranno influire con decisione sullo sviluppo della Nazione.

Un buon motore grafico che ricalca il precedente, audio all’altezza e qualche tocco di genuina ironia donano al prodotto una piacevole giocabilità, che rischia di diventare monotono all’apice dello sviluppo: con possibilità multiplayer ma studiato principalmente per il gioco di campagna singola.

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