Natale si avvicina, è ormai quasi tutto pronto per il Cenone con parenti e amici. Negli ultimi giorni non sono mancati gli appelli di virologi, il più delle volte in tono allarmistico. Vietato abbassare la guardia contro il Covid, il monito. Per Pier Luigi Lopalco “un tampone prima del Cenone aumenta il livello di sicurezza ma il rischio resta”. Dello stesso avviso Walter Ricciardi, ex consigliere di Speranza: “Il tampone prima del Cenone ha sicuramente senso, è utile per proteggere i fragili”. A completare il tris c’è il solito Andrea Crisanti, che ha anche rilanciato l’invito a utilizzare la mascherina. Ma c’è anche chi ritiene il tampone pre-feste semplicemente inutile, ovvero Matteo Bassetti.
“Basta giocare all’allegro infettivologo”
“Quest'anno vorrei non vedere la coda davanti alle farmacie per i tamponi prima dei ritrovi in famiglia: non serve a niente”, l’esordio di Bassetti ai microfoni dell’Adnkronos. L’analisi dell’infettivologo del San Martino di Genova è chiara:“Infatti, ben che vada, il test è positivo nel 30-40% dei casi, quindi con questa variante abbiamo più del 60% dei tamponi che risulta negativo mentre alberghiamo il virus. Che senso ha? Andare a fare il tampone prima di pranzi e cenoni è come tirare la monetina”. Per l’esperto sarebbe meglio dire alle persone di stare con la mascherina se hanno sintomi di influenza, Covid o altro.
Bassetti si augura che i tamponi vengano messi sempre più nel dimenticatoio, o quantomeno destinati solo a chi presenta dei sintomi. “Gli americani hanno deciso che fare il tampone Covid-19 agli asintomatici negli ospedali e nelle strutture sanitarie non serve. Cerchiamo di sbrigarci a fare la stessa cosa anche in Italia, prima che sia tardi”, poi la stoccata a qualche collega dalle tendenze draconiane: “Cerchiamo di evitare di continuare a giocare all'allegro infettivologo, ci abbiamo già giocato l'anno scorso, torniamo a fare i medici e i pazienti tornino a fare i pazienti”.
L’analisi di Bassetti
Tutti al Veglione con la mascherina? "Neanche per sogno", la risposta di Bassetti, che non ha nascosto un possibile rialzo di infettati. Per l’infettivologo, Natale farà da volano per i contagi ma più dell’influenza che del Covid: “Siamo vicini al picco influenzale, probabilmente l'abbiamo già raggiunto, ma ovviamente 'assembrarci’ nelle tante occasioni di socialità di questi giorni, con scambio di baci e abbracci, aumenta la circolazione virale”.
La speranza, ha aggiunto, è che l’influenza non vada a mettere in difficoltà il sistema ospedaliero: “L’invito è a non andare in pronto soccorso, per evitare in queste settimane il sovraccarico del sistema sanitario”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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