Caro Direttore, vorrei esprimerle la mia solidarietà per l’accaduto nonchè la mia vergogna di italiano per la violazione palese alla nostra Costituzione, fatta da un gruppo di soloni che nel pieno di un atto di ubris si fanno prendere da onnipotenza e decidono di privarla della sua (come della nostra) libertà. Le suggerisco di inventarsi uno pseudonimo e mi permetto di suggerirle Toro Seduto ( Geronimo è già in uso) e continuare a scrivere in piena libertà magari utilizzando una vecchia Olivetti (quelle ancora non si possono intercettare). Claudio Maldifassi e-mail
Caro Feltri, la mia piena solidarietà contro la ridicola «sentenza» da Miniculpop dell’Ordine dei giornalisti. Grazie per la battaglia che sta conducendo in difesa di tutte le persone liberali, e contro questi «sinistri» personaggi. Meno male che Vittorio (Feltri), Maurizio (Belpietro) e Silvio (Berlusconi) ci sono!
Carlo Bellora
Gallarate
Piena solidarietà a Vittorio Feltri per questa specie di purga staliniana di cui è vittima. Mi chiedo: voi (pochi purtroppo) giornalisti italiani non di sinistra, non potete staccarvi da quest’Ordine vecchio bacucco e fondarne uno nuovo? Non molli Vittorio, trovi il modo di scriverci i suoi pezzi in barba ai parrucconi che la vogliono tacitare. Gabriella Moriondo e-mail
Come lettore del Giornale , vorrei sapere a cosa serve e se serve, politica a parte, l’Ordine dei giornalisti. A Vittorio Feltri desidero dirgli che è un grande giornalista e, i grandi guardano sempre avanti e a testa alta.
Giovanni Vollono
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Carissimo Vittorio, non ho parole per esprimere il mio sdegno, per descrivere la rabbia che nutro verso quell’inutile e dannoso conclave definito ordine (volutamente al minuscolo) dei giornalisti. Sbaglio o ai tempi del fascismo si impediva di esprimere le proprie opinioni a chi non era gradito al regime? Le motivazioni alla base della condanna ( chiamiamola col suo vero nome: censura) sono balle e null’altro. Miserrime giustificazioni per imporre il bavaglio al più grande giornalista vivente. Pensano di sfiancarti, deprimerti, abbatterti. Sciocchi incommensurabili! Non sanno che la forza di un cronista sta nei suoi lettori, oltre che nelle sue capacità. E i tuoi lettori sono tutti qui a contare i giorni che mancano alla scadenza della censura, sicuri che il tuo futuro, nuovo primo editoriale sarà ancora una volta storico. Isabella Massa Trieste
Insomma, Direttore Feltri, si ribelli. E dica perché, chiarissimamente, come lei fa sempre. Che tutto debba andare all’aria per colpa di quel cretinetti di Fini e compagnia è il colmo. Possibile che non si possa impedirlo?
Antonio Casolari
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Mesi fa, scrissi al Giornale denunciando un presentimento nefasto, l’avvento di un nuovo e più efferato fascismo. Oggi, ne sono certo e i sintomi sono preoccupanti. L’occupazione di posti di potere ( magistratura, esercito, tv di Stato, giornali). L’accozzaglia sinistrorsa e le sue meteore, pur non avendo minimamente un briciolo di interesse per la sorte dell’Italia e degli italiani, ha a sua disposizione qualche cervello, ben occulto che, bacchetta alla mano dirige la banda. Fini che da presidente della Camera forma e dirige un partito e non si dimette dal ruolo che ricopre, robe mai viste neanche durante il ventennio. La situazione è questa, prepariamoci al peggio e sarà dura!
Luigi Gallina
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Continui Direttore... vedrà che presto l’Ordine dei giornalisti sarà eliminato.
Gaetano Zuccarini
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Metterle il bavaglio è stato un atto di vigliaccheria, mistificato da intervento deontologico dovuto. Ma chi sono questi soloni dell’Ordine che usano due pesi e due misure, a seconda del giornalista da tacitare e della posizione politica cui aderisce? Ma basta! Bisogna abolire l’Ordine. Con ciò le confermo la mia stima. La verità dispiace sempre, caro Direttore, ma val sempre una messa!
Maria Carmen Spano
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Faziosità, arroganza e ipocrisia su tutti i fronti simil sinistrosi: che nausea infinita! Che razza di regime democratico! Sono solidale col Direttore e gli chiedo di farsi vedere in televisione: da Emilio Fede ci potrà almeno andare!
Enrica Branzi
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Dottor Feltri tutta l’Italia è con lei, bravo bravo.
Walter Guercio
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L’Ordine dei giornalisti come tutti gli Ordini professionali, campa sul disordine intellettuale e morale di molti giornalisti e divulgatori di notizie strumentali se non false, ha deciso di decretare una condanna di regime nei confronti del grande Vittorio Feltri a cui tutti noi, italiani doc rivolgiamo un caldo invito a continuare le sue battaglie, a non mollare mai, ad avere fiducia nella parte migliore dell’Italia. Quella che suda, lavora, soffre e non si tira mai indietro e non sta ad aspettare che qualcosa succeda ma lo fa succedere, quella che sorride, anche nelle tragedie, perché ha fiducia nelle proprie capacità.
Fausto Spagnoli
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Giornalista professionista dal 1964 (ormai in pensione) ho abbandonato sin dagli anni Ottanta il sindacato unico chiamato Federazione nazionale della stampa: e dico che si può vivere benissimo senza questo organismo politicizzato. Quanto all’Ordine ne ho sempre esaltato la necessità per un Paese civile, ma disapprovo totalmente la sua struttura elefantiaca e costosissima. Come la Fnsi,l’Ordine è diventato un carrozzone di persone poco impegnate professionalmente che ambiscono soltanto ad una poltrona corredata di rimborsi e prebende. Basti ricordare che il Consiglio nazionale dell’Ordine giornalisti (basterebbero una trentina di membri) è costituito da un numero doppio di un’assemblea comunale di una grande città. Semplicemente ridicolo, per non dire immorale. E allora come possiamo meravigliarci di quello che accade? Consiglio a Feltri: non tenere nel minimo conto il bavaglio che a lui - soltanto a lui - gli hanno legato questi colleghi contrari ad ogni forma di libertà e di verità (visto che il giudizio su Boffo era pienamente veritiero). Per tale motivo non andrò a votare alle imminenti elezioni dei delegati per il congresso nazionale.
Giacomo de Antonellis
Milano
Tutta la mia solidarietà a Vittorio Feltri e a tutti i giornalisti del Giornale . Chi disse resistere, resistere, resistere? Bè, lo diciamo anche noi lettori, convinti che l’opportunismo e la disonestà intellettuale che ormai imperano nella stampa, nella televisione e nel mondo politico di una certa parte non potranno sempre trionfare.
Giampaolo Asdrubali
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Carissimo Direttore Vittorio Feltri, la conosco e la seguo dai tempi del periodico L’Europeo . So per certo che lei è un combattente di razza, ma credo che sentirsi vicino l’affetto e la solidarietà delle persone faccia sempre piacere!
Non potevo esimermi dall’inviarle questa mia testimonianza.
Paolo Battistini
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Direttore siamo con lei nella difesa della libertà di parola e della divulgazione a mezzo stampa. Biasimo all’Ordine dei giornalisti per il madornale errore.
Enrico Liva
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Da giornalista pubblicista voglio esprimerle tutta la solidarietà per una decisione vergognosa figlia di un Ordine politicizzato che a parole difende la libertà di stampa, ma nei fatti zittisce chi la pensa diversamente da loro. Mi chiedo perché i parrucconi dell’Ordine facciano scrivere ancora i Saviano, Travaglio, Scalfari, Barbacetto e chi più ne ha ne metta. L’unico fine è zittire Il Giornale , ma per lei questa è una medaglia da esporre a tutti coloro che si stracciano le vesti per la libertà di stampa. Non molli e faccia sentire la sua voce nonostante questo provvedimento .
Vincenzo Basso
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Come persona di destra, come estimatore delle persone oneste e della vera libertà, sono vicino a Vittorio Feltri, vittima di uno dei tanti «poteri forti» che non sanno e non vogliono che in Italia ci sia libertà. Per qualsiasi iniziativa sono con lui, ed il mio primo gesto sarà sostenere e comprare Il Giornale ogni giorno. Non ci piegheranno! Alberto Lonigo e-mail
Vittorio, sei un grande! Ti sono vicino in questo momento di ingiustizia.
Buona vacanza .
Giorgio Morandi
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Il tribunale del popolo dei giornalisti ha deciso secondo ingiustizia. Il vero erede di Montanelli - il più grande dei giornalisti italiani, Vittorio Feltri - doveva essere punito perché l’invidia e l’accidia verso chi è il più bravo stanno alla base delle regole di vita all’italiana.
Giancarlo Pavanello
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La sentenza politica dell’Ordine dei giornalisti mi ha disgustato! Massima stima e solidarietà da parte mia per il grande Vittorio Feltri. Vorrei porre due quesiti: è possibile fare ricorso contro una sentenza così assurda e chi sono i componenti dell’Ordine che hanno votato a favore della sospensione? Spero vivamente che nei prossimi tre mesi, comunque vadano le cose, il Direttore possa farci sentire la sua voce!
Giorgio Pisu
Genova
Caro Direttore, non esprimo solo solidarietà a lei, ma anche la mia rabbia per una sentenza assurda. Stiamo vivendo un momento in cui c’è un colpo di Stato strisciante: i vari, piccoli uomini, non si rendono conto che noi, che la pensiamo diversamente da loro, sappiamo benissimo che la maggioranza, ampia, degli italiani, aveva votato «Pdl - Presidente Berlusconi». Auguri Direttore, continuiamo, come sempre, a leggere Il Giornale .
Maria Grazia Borsoni
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Ringrazio l’Ordine dei giornalisti per avermi aiutato a prendere una difficile decisione: se continuare a far parte dallo stesso oppure no. Dopo la «vicenda» Feltri infatti, non ho più dubbi: no.
Giovanni Bigatello
Casnate
Caro Direttore non dubiti. Noi riconosciamo in lei una delle poche penne libere rimaste. La aspettiamo al suo rientro e nell’attesa acquisteremo sempre il Giornale .
Valerio Devalle
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Il mio particolare sostegno a lei, «re degli opinionisti»per l’ignobile bavaglio datogli da pseudo e saccenti giornalisti. La leggo sempre con piacere e la stimo ancora di più.
Franco Biolcati
Colleferro (Roma)
Non solo la mia solidarietà che sarebbe tale anche se avessero colpito un giornalista di idee contrarie alle mie, ma soprattutto la mia ammirazione per il giornalista e uomo Feltri. La lettura dei suoi articoli da anni è stata per me una vera manna, a parte la condivisione dei temi ho sempre ammirato i modi di esprimere tutte le tesi. Tutto quanto scritto si è avverato e anche quello non provato è risultato credibile. Nel caso di Fini poi Direttore, lei è stato grande e soltanto una congiura di palazzo lo ha lasciato per il momento in piedi. Spero di poterla leggere al più presto.
Giovanni Liverzani
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Carissimo direttore, la seguo ormai da 20 anni e Le scrivo per la prima volta, vorrei che lei sapesse che non la lasceremo solo un istante, continui la nostra battaglia e vada avanti senza timore. Alberto Walter Madau e-mail
Caro Feltri, le rinnovo la mia stima che dura da decenni! Le dirò che sono schifato del comportamento contro di lei. Però anche il centrodestra mi pare cominci a puzzare! Ma dietro questo voltafaccia di Fini non ci sarà la Tulliani, la cosa puzza.
Paolo Papini
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Sono lieto di poterle offrire gratuitamente in prestito per tre mesi perché possa continuare a scrivere, il mio nome Paolo Melani: sono un pubblicista di 80 anni e sono pure intenzionato a sbeffeggiare l’Ordine per la decisione presa nei suoi confronti.
Paolo Melani
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Cosa possiamo fare noi comuni mortali che la pensiamo come
lei perché questo nostro Paese non precipiti nel baratro con governi ribaltoni o con elezioni anticipate causate da chi vuole solo andare a governare senza averne né le capacità né i voti?Elena Ballarati e-mail
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