
Dodici multe a chi non si è allontanato almeno 10 metri dalle altre persone, tre a chi è stato pizzicato con una «bionda» alla fermata del bus (in piazza Selinunte, viale Stelvio e via San Damiano), 4 all'interno dell'area giochi di via Mar Jonio. Un totale di 19 sanzioni «antifumo» dal primo gennaio al 3 febbraio. É il primo bilancio dell'ordinanza con cui il sindaco Beppe Sala ha imposto da inizio anno il divieto di fumare all'aperto in tutta la città, a meno di rispettare la famosa distanza di 10 metri. Era già in vigore nei cimiteri, nei parchi, nelle aree gioco e alle fermate dei mezzi. Il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi protesta: «Il regolamento votato tre anni fa dal Consiglio dice chiaramente che il fumo di sigaretta va vietato. Avevamo lasciato 3 anni di tempo perché la giunta facesse una seria campagna di informazione e dissuasione ma non ha fatto nulla se non un comunicato stampa a fine dicembre». L'Italia intera, prosegue, «crede che Milano sia smoke free e invece non è assolutamente vero. Le 19 multe sono sconfortanti. È da irresponsabili, perché il fumo fa malissimo alle persone ma anche all'ambiente. Solo propaganda». Torna a chiedere una seria campagna spot, incontri nelle zone, nelle palestre, parrocchie, nei centri di aggregazione.
Il deputato di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato invece ironizza: «È proprio il caso di dirlo, questa ordinanza è andata in fumo, un fallimento. Imporre divieti implica anche ordinare ai vigili di verificare il rispetto».
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