Solo il 7,6% dei dirigenti è donna, via al progetto per le pari opportunità

Sei aziende (tra cui Atm, Amsa e Milanosport) sperimentano l'iniziativa pilota lanciata dalla Provincia per aumentare la crescita professionale delle donne sul lavoro. L'assessore Stancari: «Ancora penalizzate con contratti precari e servizi carenti».

Promuovere le pari opportunità all'interno delle aziende. Sono sei le società milanesi che hanno accettato di partecipare al progetto promosso dalla Provincia. Secondo i dati dell'Osservatorio Donna 2009, nonostante i livelli di istruzione femminile siano mediamente più alti rispetto a quelli degli uomini (nel 2008 le donne laureate erano circa 55% contro il 45% degli uomini), forme di contratto precario, carenza di servizi e maggiori difficoltà nell'avanzamento di carriera sono ancora aspetti critici della condizione lavorativa delle donne. Dall'indagine Manageritalia 2009 inoltre, puntualizza l'assessore alle Pari opportunità Cristina Stancari, su 51.767 dirigenti in Lombardia, ben 44.810 sono uomini e solo 6.957 donne. «Sono solo alcuni dei dati - spiega - che ci hanno portato a serie riflessioni rispetto all'attuazione di politiche di parità nelle aziende». Il progetto pilota lanciato dall'ente si propone di sperimentare in un gruppo di aziende del territorio lombardo l'applicazione del metodo Poar (piano d'area per le Pari opportunità). Si tratta di studiare i processi organizzativi come la selezione del personale, la formazione, lo sviluppo di carriera per poi rielaborarli con l'introduzione di politiche di pari opportunità, affiancando il personale e i dirigenti per applicare i cambiamenti organizzativi.

Al termine del progetto verrà consegnato un Premio di Qualità alle aziende che hanno partecipato e che hanno applicato gli standard richiesti. Il test scatterà presso Amsa, Atm, Arpa Lombardia, azienda ospedaliera Salvini (a Garbagnate Milanese), Banca popolare di Milano, Fumagalli (a Como) e Milanosport.

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