È una lista interminabile quella degli aumenti che la giunta Sala è riuscita ad inanellare nel solo mese di gennaio. Alcuni di questi hanno fatto sentire i loro effetti già a inizio anno, come l'aumento del biglietto Atm scattato il 9 o il rialzo dei servizi cimiteriali entrato in vigore il 1 gennaio. Altri scatteranno questa settimana, come il ritocco delle tariffe di Milano Sport (mercoledì) , o sono in programma nel prossimi sei mesi. Ecco dunque che Sala con fare da sovrano continua pretendere dai suoi sudditi soldi e ancora soldi, quasi che vivere e morire a Milano fossero una colpa. Come se non bastasse il carovita, con l'inflazione al 12 per cento che sta facendo sentire i suoi effetti sulle bollette e sulla spesa, ora ci si mettono anche i rincari di tutti i servizi comunali rendendo Milano una città sempre più invivibile e respingente. Il 1 gennaio sono scattati appunto i rincari dei servizi funebri e cimiteriali: Il costo del servizio funebre convenzionato passa da 1.484,08 a a 1.647 euro. la dispersione delle ceneri nei cimiteri cittadini passa da 105,86 a 117,50 euro, un loculo cinerario crematorio a Lambrate da 761,20 a 844,93.
Il biglietto Atm il 9 gennaio è passato da 2 a 2,20 euro, così sono aumentati il carnet da dieci corse (da 18 a 19,50 euro), il giornaliero da 7 a 7,60 euro. Parallelamente da dopodomani scatterà il taglio del 3 per cento delle corse su 33 linee di bus e tram. Nella sfrenata corsa alla ricerca di soldi per sostenere il bilancio, il Comune prevede di incassare dalla sosta a pagamento non più i due milioni di euro stimati per il 2022 o i 6,5 incassati nel 2019 ma la bellezza di 28 milioni. Inasprendo la politica vessatoria nei confronti di chi, per vari motivi primo tra tutti il lavoro, è costretto a utilizzare l'auto si studia l'estensione delle zone coperte da strisce blu alle aree periferiche e l' ampliamento della fascia oraria del pagamento alle 19. La stangata riguarda non il centro, come il buon senso vorrebbe, ma le periferiche Rogoredo, Corvetto, via Porpora e piazza Udine, cui si aggiungeranno aree vicine a servizi di utilità (ospedali, musei) e alle fermate della linea M4. Contro ogni buon senso.
Prevista anche una grandinata di multe per 251 milioni di euro, per una media di 687mila euro al giorno: grazie ai sono 9 incroci dove saranno installate le nuove telecamere per multare il passaggio con il «rosso», che si aggiungeranno ai dieci già presidiati. In sostanza possedere un auto in città, non importa che sia indispensabile strumento di lavoro o di vita nel caso di anziani, famiglie numerose, disabili, sta diventando un lusso o una colpa da espiare a suon di tasse: Area C passerà dai 5 euro attuali a una tariffa che oscilla tra i da 7,5 a 8,5 euro.
Le famiglie vengono indirettamente tassate anche con il ritocco dell'8 per cento circa (adeguato a ogni fascia Isee) per nidi e sezioni primavera, con la quota mensile massima che sale da 465 a 502,20 euro. Per la mensa di uno studente delle elementari una famiglia con Isee superiore a 27mila euro (la più alta) spenderà 734,40 euro l'anno contro gli attuali 680. Al contrario, una famiglia con Isee tra 2mila e 4mila (la più bassa: al di sotto di questa soglia il servizio scolastico è gratuito) spenderà 254,90 euro, per un aumento di 18,90 euro. Anche in questo caso ai rincari corrispondono tagli: spariti per l'estate i 7.600 posti (disponibili l'anno scorso) dei centri estivi per i bambini della primaria, mentre i posti nelle cinque case vacanze scendono da 2.700 a settecento, un quarto del 2022.
Anche fare sport diventa un lusso all'ombra della Madonnina: l'incremento calcolato supera il 14% per un tuffo. Un euro in più a biglietto singolo nelle piscine coperte (da 6 a 7 euro) e da 7 a 8 euro il ticket per Bacone, Cozzi, Procida e Solari. Mentre l'abbonamento annuale da 400 euro arriverà a 454 (+13,5%). Da mercoledì giocare a tennis in un campo coperto in terra rossa costerà 21,50 euro all'ora contro i 19 euro attuali. Per una partita calcio a 5 in un campo scoperto bisognerà pagare 51 euro anziché 45, più 11,50 euro di tariffa oraria per la luce. Costerà 50 euro o 56,50 (a seconda di giorni e orari) avere a disposizione un campo da padel per 90 minuti (la vecchia tariffa è di 48 o 54 euro).
E così nel giro di poco più di un mandato Milano si trasforma in
una città per ricchi, a rischio desertificazione, con tutti i difetti che ne conseguono, e con buona pace della maggioranza «radical green» che non si rende conto dei danni che sta facendo in un nome di una cieca ideologia.
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