Somalia, incubo finito Liberi gli ostaggi italiani della nave D'Amato

Dopo oltre sette mesi nelle mani dei pirati somali, è libero il mercantile italiano Rosalia D’Amato. A bordo 21 persone: sei italiani e quindici filippini. Stanno tutti bene

Somalia, incubo finito Liberi gli ostaggi italiani della nave D'Amato

Dopo sette mesi l'incubo è finito. La nave cargo Rosalia D’Amato, dal 21 aprile scorso controllata dai pirati al largo della Somalia, è stata liberata. Decisivo è stato l'intervento della Marina militare italiana. Ma non ci sarebbe stato alcun blitz né il pagamento di un riscatto, fa sapere il comandante Carlo Miccio, responsabile della sicurezza per la compagnia armatrice Perseveranza di Navigazione spa. Secondo quanto riferisce Miccio "i pirati sono scesi dalla nave e sono scappati". 

La nave era stata sequestrata dai pirati somali a circa 350 miglia marine a sud-est di Salalah, Oman, nel Mar Arabico dell'Oceano Indiano. Il cargo stava navigando da Paranagua (Brasile) a Bandar Imam Khomeini (Iran) con un carico di soia. A bordo ventidue persone: sedici filippini e sei italiani.

"Sono liberi, ma ancora non possiamo garantire fin quando non abbiamo la certezza che la nave sia messa in sicurezza". Così il comandante Carlo Miccio, responsabile della sicurezza della società armatrice. Il comandante della nave "ha assicurato che stanno bene", dice ancora Miccio, e che l’equipaggio "è in possesso della nave. Su questo attendiamo che sia data conferma anche dai militari".

L’onorevole Margherita Boniver - inviato speciale per le Emergenze Umanitarie del Ministro degli affari esteri - ha fatto sapere che l’Unità di crisi della Farnesina attende di ora in ora che la nave sia consegnata alle autorità militare italiane: non appena questo accadrà, ci sarà una conferma ufficiale. "Ho parlato con l’Unità di crisi della Farnesina, per la precisione con il responsabile Fabrizio Romano, e mi ha detto che c’è molto ottimismo, accompagnato da una comprensibilissima cautela visto che l’equipaggio è dallo scorso aprile nelle mani dei pirati", ha spiegato la Boniver. "Dopo dovremo subito concentrarci sull’emergenza della Savina Caylyn", la petroliera della compagnia D'Amato sequestrata dai pirati somali l'8 febbraio scorso, ha aggiunto l'ex sottosegretario.

L'equipaggio italiano

Questi i nomi dei membri italiani dell'equipaggio della nave sequestrata.

Orazio Lanza, comandante di Messina; Antonio Di Girolamo, direttore di macchina di Mazara del Vallo (Trapani); Gennaro Odoaldo, terzo ufficiale di coperta, Vincenzo Ambrosino, allievo ufficiale di macchina, entrambi di Procida (Napoli); Giuseppe Maresca, secondo ufficiale di coperta di Vico Equense (Napoli), Pasquale Massa primo ufficiale di coperta di Meta di Sorrento, ma residente in Belgio.

 

 

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