Nonostante il traffico disordinato e il caldo feroce d'estate l'Italia è bella, ricca di opere d'arte, accogliente e con una cucina straordinaria. Peccato per i prezzi. È questo il benevolo giudizio che i turisti stranieri hanno dato del Belpaese nel 2009. Almeno secondo il sondaggio Doxa presentato alla decima conferenza Ciset-Banca d'Italia sul turismo tenutasi ieri a Venezia.
Il voto medio complessivo assegnato dai turisti stranieri all'Italia è molto alto: 8,3, grazie soprattutto ai cavalli di battaglia riconosciuti universalmente al Paese, come le città e le opere d'arte (8,7), l'ambiente, e la cucina (8,5), valutazione quest'ultima superiore di 1,3 decimali rispetto al voto medio dato agli altri Paesi. Le note dolenti per il turista estero vengono dai prezzi, che nella media superano appena la sufficienza (6,5), ma con punte di insufficienza per il Lazio (5,98) e soprattutto nel giudizio di australiani, canadesi e spagnoli (5,90). Migliorabili, secondo gli ospiti del Belpaese, anche le informazioni e i servizi che raccolgono un voto di 7,7.
Tra le regioni più apprezzate dagli stranieri spiccano quelle più piccole. Sui nove parametri presi in considerazione dall'indagine, quattro (accoglienza e simpatia, cucina, negozi, servizi ed informazioni) vedono in testa il Friuli-Venezia Giulia, due (ambiente e alberghi) la Valle d'Aosta. La Liguria, confermando il luogo comune che vede i genovesi parsimoniosi, è la migliore per i prezzi, mentre solo il Lazio riesce a farsi strada tra le grandi regioni, primeggiando per l'arte grazie all'indiscutibile leadership di Roma. Il giudizio complessivo conferma il trend: Friuli-Venezia Giulia primo con una media di 8,66, poi Valle d'Aosta (8,60), Umbria (8,57), Calabria (8,54) e Veneto (8,50).
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