Campobasso è la città con i condòmini più tolleranti mentre a Napoli e Catanzaro sono più facili ai litigi, con ricorsi superiori di cinque volte rispetto alla media, che accomuna invece, con poco più di un centinaio di procedimenti ogni anno, Milano e Roma. È la fotografia scattata dallultimo censimento condotto da Censis Servizi e Anaci (associazione nazionale degli amministratori condominiali e immobiliari) sui condomìni in Italia, che svela una litigiosità in ulteriore crescita. I contenziosi sono sempre più frequenti, anche se calano i procedimenti che si concludono nelle aule di giustizia. Così, il 73% delle liti si risolve bonariamente, prima di arrivare in tribunale, il 16% si ricompone con accordi raggiunti dopo linvio delle classiche lettere degli avvocati, mentre solo il restante 11% finisce davanti al Giudice di pace. «È la dimostrazione - dicono allAnaci - che spesso si tratta di piccole questioni facilmente risolvibili. Per ridurre la conflittualità che genera 80mila contenziosi lanno bisogna puntare innanzitutto sulla professionalità degli amministratori e sullinformazione ai condomini, che troppo spesso ignorano le regole su cui poggia la vita in comune». I motivi di contrasto riguardano soprattutto luso degli spazi comuni (24,6%), i rumori eccessivi del vicino (21,1%), gli interventi di manutenzione straordinaria (17,4%), gli animali domestici (16,4%), i consuntivi (10,6%) e la presenza di animali randagi negli spazi condominiali (9,9%). La stessa indagine ha gettato lo sguardo anche sui costi di gestione e manutenzione della casa: la spesa media annua è pari a 1.
400 euro, per un valore complessivo, calcolato su 11 milioni di abitazioni, equivalente a 15,4 miliardi.I costi che incidono maggiormente sono quelli per l'energia: quasi un terzo delle uscite, infatti, corrispondono ai pagamenti di luce e gas.
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