SONY Ha dominato il mercato per 20 anni, poi il fallimento del minidisc

Sembrano normali cuffie per ascoltare musica. In realtà si tratta di un prodotto «tre in uno» che include non solo cuffie ma anche un lettore musicale portatile e un sistema per ascoltare musica. Si tratta dell'ultimo modello del Walkman targato Sony. E dunque, con il Walkam a cuffia, il device per ascoltare la musica in ogni luogo cambia di nuovo forma. Sony scommette dunque ancora sul Walkman mentre la miniaturizzazione delle memorie e della componentistica ha fatto il resto: ora 4mila brani musicali possono essere portati, grazie ai 16 Gb di memoria, direttamente in «testa». Ma la storia del Walkman di Sony parte da lontano. Era il 1979 quando il mangiacassette tascabile, dal peso di soli 400 grammi, venne lanciato diventando un successo mondiale. Per 20 anni il dominio Sony nella musica da tasca fu incontrastato. Peccato che alle soglie del duemila, un errore di strategia permise ad Apple di creare il suo impero multimediale partendo dall'iPod, un lettore musicale tascabile che scaricava i brani direttamente da Internet in formato Mp3.
Sony invece, per l'evoluzione del suo prodotto, aveva puntato sui lettori con MiniDisc a cui aveva attribuito il marchio Walkman perdendo di vista così le potenzialità del formato MP3. L'azienda, tentando inutilmente di promuovere sul mercato i suoi nuovi Walkman per minidisc, lasciò campo aperto ai suoi concorrenti, prima fra tutti Apple, che riuscirono ad imporre il più agile formato Mp3. L'errore fu di breve durata: nel 2004 Sony passò al formato Mp3 per i suoi Walkman. Ma ormai la frittata era fatta e l'iPod, lanciato nel 2001, era già diventato il principe della musica da tasca. Proprio come il Walkman del 1979 voluto fortemente proprio dal fondatore di Sony, Akio Morita. Il prodotto si diffuse in modo tanto capillare che, nel linguaggio comune, il termine Walkman rappresenterà qualsiasi lettore di audiocassette portatile, anche se non prodotto dalla casa nipponica. Il primo fu il modello TPS-L2, di colore blu-argento. Costava circa 200 dollari, ossia quasi come l'ultimo modello a cuffia. Il progenitore dei Walkman era basato sul Pressman, un registratore portatile dedicato al mondo del business. L'aspetto era simile ma il Walkman sostituì la capacità di registrare con la riproduzione stereo e la possibilità di collegare due paia di cuffie (anche se nella confezione ne era incluso solo uno). Offrendo alla gente la possibilità di portare la musica in tasca, il Walkman divenne uno dei prodotti di più grande successo commerciale degli anni ottanta e novanta con quasi 400 milioni di pezzi venduti e parecchi milioni di cassette musicali che fecero della musica un business planetario.

Il top di gamma probabilmente è stato raggiunto dal modello WM-D6C, con una qualità audio comparabile a quella dei lettori da tavolo. Ovviamente nulla a che vedere rispetto alla qualità della musica digitale che si può ascoltare con l'ultimo Walkman «a cuffia», da ottobre in vendita anche in Italia.

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