SPAZIO MIL Il Filodrammatici apre a Sesto

Nuovo teatro nell’ex fabbrica Breda di via Granelli, ospita fino a trecento spettatori

Sesto San Giovanni, un tempo sede dei grandi stabilimenti Falck, Breda, Marelli, diventa fabbrica di cultura. In fondo a viale Sarca, a pochi passi dall'università di Milano Bicocca, apre infatti il 26 gennaio un nuovo teatro: lo spazio Mil. Il palcoscenico troverà casa all'interno dell'ex fabbricato che negli scorsi decenni ospitava i magazzini Breda, come a voler sottolineare la volontà di far convivere passato e futuro dell'ex Stalingrado d'Italia.
Lo spazio teatrale, sorto in via Granelli, sarà gestito dal Teatro Filodrammatici che, per inaugurare la nuova sede, porterà sulla scena nomi di prestigio nazionale e internazionale come Ennio Marchetto, Adriana Asti, Giuseppe Battiston e gli «stomp» italiani di Tamburi di Guerra. Dopo un decennio di assenza tornerà sul palcoscenico milanese anche la compagnia Odin Teatret. La stagione sarà dedicata al Cosv, un'associazione che opera in Africa, America Latina, Asia e nei Balcani. I volontari hanno realizzato uno spettacolo teatrale per mettere in guardia le popolazioni più povere dai rischi dell'Aids. Nel modernissimo edificio fabbricato in mattoni, travi di acciaio e vetro, che può ospitare trecento spettatori, domenica 28 e lunedì 29 gennaio, verrà proposto, in occasione della Giornata della memoria Brecht e l'abicì della guerra, un racconto che utilizza il materiale raccolto dallo stesso Brecht in 15 anni per sottolineare lo sforzo compiuto dal tedesco per fare chiarezza contro il «disordine» della storia che ha avuto come sfondo la Germania nazista.
La stagione però si inaugurerà ufficialmente il primo febbraio con Amara terra mia, uno spettacolo sull'immigrazione e sui legami tra Oriente e Occidente. Sullo sfondo il video dell'omonima canzone di Franco Battiato. Seguirà Volti dai testi di Erri De Luca con l'interpretazione e la regia di Milvia Marigliano che metterà in scena una serie di storie legate dal filo della memoria. A fine febbraio invece lo spazio Mil ospiterà la Danza contemporanea giapponese. Particolare anche lo spettacolo A qualcuno piace carta del trasformista Ennio Marchetto che ha realizzato costumi di carta che raffigurano grandi cantanti italiani e internazionali.
In cartellone Polli di allevamento, esempio del teatro canzone di Giorgio Gaber, A est del Lambro in cui si racconterà la storia degli operai di Sesto e Siamo tutti in pericolo, dove verrà riproposta l'ultima intervista di Pier Paolo Pasolini incentrata sul declino della civiltà ma anche testimonianza del valore dell'uomo.
Durante gli spettacoli sarà possibile usufruire dello spazio di caffè-wine bar che offre anche spettacoli di musica e cabaret. Gli appassionati di storia potranno invece viaggiare nel tempo e visitare il Museo dell'Industria e del Lavoro. Nello stesso edificio che ospita lo spazio teatrale infatti, saranno allestiti archivi e mostre sulla storia delle grandi fabbriche sestesi e sul lavoro operaio. Saranno esposti un maglio a vapore utilizzato per la fucinatura a caldo di piccoli pezzi e i modelli del designer sestese Giovanni Sacchi. All'esterno è invece posizionata la locomotiva Breda 830 del 1906. Per l'allestimento del museo la giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Culture, identità e autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, ha deciso di destinare un ulteriore stanziamento di 200.000 euro che porterà ad un investimento globale di più di 3 milioni di euro.

«L'idea del Museo - ha spiegato Massimo Zanello - è vista non solo come semplice luogo di esposizione ma anche di una vera e propria produzione culturale alla quale il Teatro Filodrammatici apporterà non poco prestigio».

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