Era il 22 ottobre 1982 quando nelle sale cinematografiche statunitensi arrivò Rambo, pellicola firmata da Ted Kotcheff e tratta dal romanzo di David Morrell. La pellicola è incentrata su un veterano della guerra del Vietnam che si vede costretto a rivivere gli orrori della violenza quando la sua quotidianità viene messa in pericolo dall'arrivo di uno sceriffo crudele e corrotto, che vuole dettare legge. Pieno di esplosioni e di scontri a fuoco, Rambo è un film che ha avuto il merito di gettare le basi per un certo tipo di cinema action, creando una vera e propria galleria di stilemi da utilizzare.
Rambo, le curiosità sul film
Stallone e l'iconico John Rambo: un successo senza fine
Nel 1982 Sylvester Stallone è un nome che tutti conoscono e apprezzano. Dopo aver rischiato la bancarotta e aver dovuto girare anche un film erotico per poter sopravvivere, Sylvester Stallone è ormai uno dei protegé di Hollywood, grazie all'enorme successo della saga di Rocky, di cui, nel 1982, sono già usciti i primi tre capitoli. La sua presenza in Rambo, dunque, dava una qualche rassicurazione ai produttori del lungometraggio, che potevano far leva sulla presenza di un giovane divo nel ruolo di protagonista. Con il senno di poi si può dire che la fiducia fu ben riposta, dal momento che Rambo è diventato un vero e proprio cult, un film iconico senza data di scadenza che ha regalato a Sylvester Stallone uno dei ruoli cardine della sua carriera. E a quarant'anni esatti dall'uscita del primo capitolo di Rambo, il personaggio continua a irretire nuove generazioni, entrando sempre di più nell'immaginario collettivo, come un bagaglio condiviso da tutto il mondo. Il successo del film, che ha messo d'accordo sia critica che pubblico, ha fatto sì che Rambo venisse incluso nella lista dei 500 migliori film della storia redatta dalla rivista Empire.
Come tutto ebbe inizio
Come si diceva, Rambo nasce tra le pagine di un romanzo. David Morrell voleva scrivere un libro su un eroe di guerra, un soldato fino in fondo all'anima che torna alla sua vita quotidiana trascinandosi gli effetti di un terribile stress post-traumatico. Un personaggio realizzato prendendo ispirazione da un vero militare, Audie Murphy, uno dei soldati statunitensi più apprezzati della sua epoca, decorato con trentatré medaglie, compresa la Medaglia al Valore. Audie Murphy prese parte alla Seconda Guerra Mondiale e combatté in Francia e in Belgio per fronteggiare la sempre crescente minaccia dell'esercito tedesco. È lo stesso David Morrell a parlare di questo soldato e su Digital Spy lo descrive così: "Era un giovane del Texas che andò in Europa e fece cose straordinarie. Non riusciresti a credere che un essere umano possa fare questo genere di cose. E così ho cominciato a chiedermi come Murphy abbia scritto un libro intitolato To hell and back riguardo la sua esperienza in guerra. Aveva tutti i sintomi del disturbo post-traumatico. Dormiva con una pistola e molto spesso si svegliava nel cuore della notte, urlando e impugnando la sua arma. Per questo Murphy divenne il mio modello". Un'altra ispirazione dello scrittore fu una specifica varietà di mele. Mentre era alla ricerca di un nome da dare al protagonista del suo libro, Morrell si imbatté in una cesta di mele che sua moglie aveva portato a casa dal mercato. Non si trattava di mele comuni, ma erano delle mele Rambo che, secondo NerdBurger.com sono una varietà creata dal contadino svedese Peter Gunnarsson Rambo. Il bracciante, costretto a emigrare negli Stati Uniti, portò con sé i semi di quelle mele, rendendole poi comuni sul suolo americano. Il nome di quelle mele piacque così tanto a Morrell che decise di chiamare il suo personaggio allo stesso modo, Rambo. Nel romanzo, oltretutto, il protagonista non ha un nome di battesimo, ma è conosciuto solo come Rambo. Il nome John, al contrario, venne aggiunto solo nella sceneggiatura del film. Il romanzo - il cui titolo originale è First Blood - vide le stampe nel 1972 e, come riporta IMDB, i diritti vennero venduti velocemente alla Columbia Pictures per un prezzo complessivo di settantacinquemila dollari.
La scelta del protagonista: anche Terence Hill in lizza
Sebbene oggi sia impensabile immaginare un John Rambo che non abbia le fattezze di Sylvester Stallone, l'attore non fu propriamente la prima scelta della produzione. Come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base uno dei primi nomi a cui si pensò per il ruolo di John Rambo fu Al Pacino. L'attore di Scarface, tuttavia, si tirò indietro quando la produzione rifiutò la sua proposta di rendere Rambo un uomo folle. Venne poi preso in considerazione James Garner. L'attore, veterano della guerra di Corea, rifiutò il ruolo perché non voleva interpretare un soldato che dopo aver visto gli orrori del Vietnam tornava a casa per combattere contro dei poliziotti. Tra gli attori presi in considerazione ci fu anche Terence Hill.
Come racconta Ciak Magazine all'attore venne offerto il ruolo di John Rambo, ma Hill rifiutò perché non si sentiva a suo agio con la troppa violenza perpetrata nel film. Sul suo rifiuto disse: "Fu una scelta sofferta, ma stavo facendo i film con Bud Spencer. Ero a Los Angeles, avevo un grandissimo produttore nonché uno degli agenti più prestigiosi: mi dicevano che se non avessi accettato la mia carriera sarebbe finita. lo, alle cinque di mattina, sono montato in auto con mia moglie e i miei due figli piccoli e sono sparito senza dire nulla a nessuno."
Il "cappotto" di Rambo
In una scena del film si vede John Rambo trovare un pezzo di tela sporco e marcio all'interno dei boschi in cui si sta nascondendo. L'uomo utilizza il materiale per farsi una sorta di "cappotto" da indossare nella parte superiore del corpo. Il telo non era un oggetto di scena, ma venne trovato dalla produzione proprio durante le riprese. Secondo IMDB Sylvester Stallone fu così divertito dall'idea che un rifiuto potesse diventare un costoso e raro oggetto di scena che alla fine delle riprese lo portò a casa con sé, dove lo conserva ancora.
La scelta delle comparse
Come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, la maggior parte delle comparse che si vedono nel film erano contadini locali. Quasi tutti erano disoccupati, a causa della cessazione dell'attività di un mulino nei pressi di Hope, nella British Colombia, dove si svolse la maggior parte delle riprese. Per i locali, dunque, fu una vera e propria gioia scoprire che una troupe di Hollywood avrebbe sostato nella loro città, garantendogli un lavoro ben remunerato.
Il coltello di Rambo
Uno degli oggetti più iconici legati al personaggio di Rambo è senza dubbio il suo coltello. Fu Sylvester Stallone in persona a selezionare l'artigiano che aveva il compito di disegnare e creare il coltello. L'obiettivo era quello di creare un'arma che fosse credibile come mezzo di sopravvivenza in condizioni estreme. Doveva essere lungo e abbastanza affilato da tagliare sia il cibo che tronchi d'albero. Doveva essere resistente all'acqua e facile da maneggiare. La scelta ricadde su Jimmy Lile, esperto nella creazione di lame, che costruì per il film ben sei coltelli.
L'umiltà dell'autore
Quando David Morrell, autore del romanzo d'origine, vide il film ne rimase così soddisfatto da asserire che la pellicola forse era migliore persino del suo libro. In un'intervista riportata da Digital Spy ha detto: "Sai, film e romanzi camminano su binari diversi. Ma il film funziona davvero bene. Ed è diretto in modo geniale. La musica di Jerry Goldsmith è imbattibile. È una produzione di Serie A."
Nasi rotti sul set
È di nuovo il sito dell'Internet Movie Data Base a raccontare come Sylvester Stallone abbia accidentalmente rotto il naso di Alf Humphreys - che interpretava Lester - durante la scena di fuga dalla prigione. L'incidente avvenne perché Stallone colpì il collega con una gomitata in faccia. Coincidenza vuole che una cosa simili avvenga nel libro, quando Rambo ferisce più o meno allo stesso modo un poliziotto.
L'odio di Stallone
Nonostante il successo avuto dal film negli anni successivi alla sua uscita, Sylvester Stallone odiò davvero tanto la prima versione di Rambo. Su IMDB si legge che il suo astio era così profondo da spingerlo a tentare di riacquistare il film per poterlo distruggere. Quando si rese conto di non poterlo fare, suggerì ai produttori di tagliare il film - che durava quasi tre ore - e rimuovere molte delle sue parti. Rambo venne così tagliato quasi a metà, arrivando a un ritmo pressoché perfetto.
La paura di Rambo
Durante l'iconica scena del film in cui Rambo deve "scavalcare" una scogliera, Sylvester Stallone era preoccupato di poter scivolare sulla superficie bagnata e precipitare.
La produzione ovviò a questo rischio legando una corda alla caviglia dell'attore che, secondo Stallone, sarebbe servita "a recuperare il corpo". Stando alla ricostruzione di IMDB, Stallone cominciò a preoccuparsi sul serio quando si guardò intorno e vide che tutta la troupe era legata agli alberi, proprio per non correre il rischio di incidenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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