Così Rocky salvò Sylvester Stallone dalla bancarotta

Rocky è il film del 1976 che ha avuto il merito di lanciare la carriera di Sylvester Stallone e di salvarlo dalla bancarotta e dal fallimento

Così Rocky salvò Sylvester Stallone dalla bancarotta

Rocky è il primo capitolo della famosa saga interpretata da Sylvester Stallone che andrà in onda questa sera alle 21.20 su Italia 1. Diretto da John G. Avildsen, Rocky è scritto dallo stesso Stallone che, grazie al film sul noto pugile italo-americano, ha visto la sua vita cambiare e la sua carriera spiccare il volo.

Rocky, la trama

Rocky Balboa (Sylvester Stallone) è un pugile di trent'anni che non è mai riuscito a fare il grande salto nel mondo del pugilato professionista. La sua carriera sembra pronta per essere appesa al chiodo, insieme ai guantoni con i quali non è mai riuscito a vincere incontri importanti sul ring. Nella vita fa l'esattore per un gangster che domina la periferia di Philadelphia. Dopo la boxe, il grande amore del pugile è la timida Adriana (Talia Shire), sorella del suo migliore amico (Burt Young), di cui è follemente innamorato.

Quello che Rocky non può immaginare è che lo sfidante destinato a combattere contro il campione Apollo Creed (Carl Weathers) per il bicentenario della fondazione degli Stati Uniti d'America non potrà presentarsi al match, dando così la possibilità allo Stallone Italiano di tornare sul ring. Con l'aiuto dell'allenamento di Mickey (Burgess Meredith), Rocky riesce a riassumere un'invidiabile forma fisica, preparandosi all'incontro che potrebbe cambiare davvero la sua vita, tra sogni di rivalsa e paura di fallire.

Il film che ha salvato Sylvester Stallone

Proprio come avviene al pugile italo-americano protagonista del film Rocky, anche Sylvester Stallone si è trovato a un punto di svolta nella sua carriera nel momento in cui sembrava destinato ad abbandonare i suoi sogni di gloria, con una carriera cinematografica che sembrava essere rimasta incastrata in una mediocrità senza via di scampo. Secondo il sito dell'Internet Movie Data Base il 24 marzo 1978 Stallone vide l'incontro tra Chuck Wepner e Muhammad Alì al Richfield Coliseum di Richfield, in Ohio. Wepner era un pugile di 36 anni, considerato un atleta di moderato talento ma nessuno si aspettava davvero che potesse durare più di tre round contro un campione come Alì. Invece il pugile riuscì a mandare al tappeto (momentaneamente) Alì al nono round e, soprattutto, a rimanere in piedi fino al quindicesimo e ultimo round, perdendo a causa di un K.O. tecnico. L'incontro di pugilato ispirò così tanto Stallone da spingerlo a scrivere una sceneggiatura in trenta giorni.

All'epoca Stallone aveva solo 106 dollari nel suo conto in banca e, dopo aver vissuto nella sua macchina, era stato costretto a vendere anche quella per cercare di guadagnare un po' di denaro per il proprio sostentamento. Quando i produttori Irwin Winkler e Robert Chartoff si mostrarono interessati alla sceneggiatura, Stallone aveva già recitato in un film porno, Italian Stallion - Porno proibito, e si stava preparando a vendere il proprio cane, dal momento che non aveva abbastanza denaro per nutrirlo e prendersi cura di lui. I produttori, secondo IMDB, andarono da lui con un'offerta di 350.000 dollari per i diritti della sceneggiatura: Stallone, però, rifiutò di vendere a meno che non avessero trovato il modo di farlo recitare nel film.

I produttori acconsentirono, a condizione che Stallone avrebbe continuato a lavorare alla sceneggiatura senza percepire ulteriori guadagni come autore. Alla fine Stallone riuscì non solo a creare una storia immortale, ma non fu costretto a vendere il proprio cane, che appare in Rocky come cane del protagonista.

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