Cuore di mamma. La sempiterna diva Sophia Loren ad 84 anni suonati non resiste al richiamo del secondogenito Edoardo Ponti, regista, 46 anni, che l'ha voluta protagonista del film La vita davanti a sè, un dramma sull'impossibilità di vivere senza qualcuno da amare, tratto dall'omonimo ed acclamato romanzo di Roman Gary, scrittore lituano naturalizzato francese morto suicida nel 1980.
Il film, remake a sua volta del lungometraggio del 1978 Madame Rosa, del cineasta israeliano Moshè Mizrahi con protagonista Simone Signoret (la Loren interpreta proprio il ruolo che fu della Signoret) uscirà nelle sale la prossima primavera e narra la storia di Madame Rosa, un'ebrea sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz che trova una ragione di vita nel prendersi cura di un bambino di colore disagiato, il senegalese Momo, di dodici anni, abbandonato dalla madre prostituta. Rosa farà da madre al ragazzino con il quale instaurerà un legame molto forte e che a sua volta ricambierà il suo amore prendendosi cura di lei quando sarà malata e in carrozzina.
Il film è in corso di riprese dal 3 luglio scorso in Puglia, in città come Trani, Bari vecchia e Ostuni. La Loren, premio Oscar come migliore attrice protagonista nel 1967 per La Ciociara, mancava dalle scene da 10 anni ed è apparsa ancora in forma, nonostante il trucco la rendesse in alcune scene irriconoscibile (tant'è che i baresi non ben informati si sono preoccupati vedendola in sedia a rotelle all'uscita del Policlinico di Bari, all'interno del quale si sono girate alcune scene).
Enorme il cordone di sicurezza attorno al set, che ha scoraggiato molti cittadini desiderosi di intravedere la star napoletana: luoghi tenuti segreti e blindatissimi, continui spostamenti come in una caccia al tesoro. Pochi fortunati sono riusciti ad intravedere l'attrice per fare una foto e non sono state concesse interviste ai giornalisti. L'ultimo ciak è previsto per il 3 agosto.
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