Ferro e gli altri Grande radio con musica live

Nei giorni scorsi, Radio Italia Solo Musica Italiana ha ospitato un concerto dal vivo di Tiziano Ferro, trasmesso in diretta anche su Video Italia. Ed è stata una delle sere in cui la radio riesce a dare un senso ulteriore al suo ruolo: perché, ormai, con la scusa che «la musica in televisione non fa grandi ascolti» è rimasta l'unica nicchia dove sentire concerti di alto livello in diretta.

Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti: vale per la Radiodue che Flavio Mucciante ha trasformato nel migliore laboratorio di musica live dell'emittenza pubblica, facendo della Rai una specie di bella copia di quella degli anni Sessanta, della Mina di Milleluci e di Battisti. Con la differenza che, stavolta, questa operazione raffinatissima è possibile solo in radio. Vale per la Rtl 102,5 di Lorenzo Suraci che, attorno a Emma e ai Modà, ha creato una serie di eventi, facendo dell'etichetta discografica «Ultrasuoni» una sorta di studio di registrazione radiofonico continuo. E vale, ovviamente, per Radio Italia. Che, con il concerto live di Tiziano Ferro, ha raggiunto il top. Con un unico appunto, però. Tiziano, quando canta e soprattutto quando canta dal vivo, è uno dei pochi che riesce ad emozionare fino quasi a commuovere. E l'ha fatto anche su Radio Italia. Ma il punto è che quel concerto in diretta radiofonica, soprattutto nella prima parte, quella swing, è stato troppo perfettino e levigato. Mentre, appena Ferro si è lasciato andare, è tornato ad emozionare. Soprattutto, sarebbe stato bello che parlasse di più, come ha fatto alle Invasioni barbariche, in televisione.

Quando hai sottomano un personaggio del genere, che «dice», oltre che «parlare», è un peccato non sfruttarlo fino a fondo.

Anche se, quando canta La fine di Nesli, riesce a «dire» anche cantando: «Io non lo so chi sono e mi spaventa scoprirlo, guardo il mio volto allo specchio e non saprei disegnarlo» «e mi son fatto rubare forse gli anni migliori dalle mie paranoie e da mille altri errori», «se vi ho deluso chieder scusa non servirà a niente». Difficile trovare altrove racconti così veri.

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