Amanda Lear confessa: "Che fatica, a Si può fare non sono pagata bene"

La giurata del nuovo programma di Carlo Conti racconta in un'intervista: "Nella scorsa edizione mi spingevano a bastonare un po' i concorrenti per vivacizzare"

Amanda Lear confessa: "Che fatica, a Si può fare non sono pagata bene"

Non si può di certo dire che Amanda Lear le mandi a dire. La cantante, showgirl, attrice, ballerina e musa del pittore Dalì, è tornata in grande spolvero come giurata del programma del lunedì sera di Rai Uno, Si può fare?, condotto da Carlo Conti. Ed in un'intervista senza peli sulla lingua a Tv Sorrisi e Canzoni racconta: "Faccio tutte le settimane avanti e indietro da Parigi e per me è faticoso, in più non è un lavoro pagato bene, però Carlo ci teneva tanto, me l'ha chiesto con affetto perché voleva un po' di glamour e di ironia e allora eccomi qua".

Amanda Lear non nasconde la finzione che c'è dietro alcune accese polemiche: "Nella scorsa edizione mi spingevano a bastonare un po' i concorrenti per vivacizzare. Però qualcuno si è offeso come Catherine Spaak. In realtà è difficile prendere in giro questi vip che si fanno un gran daffare. In fondo è il loro mestiere e in pochi giorni devono imparare cose molto difficili.Io non lo farei mai, non ne sarei capace. Guardo Pamela Prati che a 56 anni si cimenta con il trapezio: la ammiro perché non si tira indietro".

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Carlucci: "I concorrenti di Si può fare a volte si mettono anche in pericolo. Non è mica come imparare a ballare o a pattinare sul ghiaccio o andare all'Isola dei famosi: qui si tratta di fare anche cose pericolose".

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