È una lista che continua ad allungarsi quella delle attrici che denunciano di essere stata molestate dal produttore hollywoodiano Harvey Weinstein.
E se a uscire allo scoperto sul New York Times è stato oggi il regista Quentin Tarantino, che ha fatto mea culpa, sostenendo di non avere fatto abbastanza, nonostante sapesse di quanto stava succedendo, ad alzare la mano ora è anche Lupita Nyong'o, vincitrice del premio Oscar nel 2013 per "12 anni schiavo".
"Ora che ne stiamo parlando, facciamo in modo che non ci sia più silenzio su cose del genere", ha esortato l'attrice, confessando di avere rifiutato le avance di Weinstein in alcune occasioni e di essere stata costretta a concedergli un massaggio, per guadagnare tempo e uscire da una situazione difficile.
"Facciamo sì che questo tipo di comportamento non meriti una seconda chance.
Io parlo per contribuire alla fine della cospirazione del silenzio", aggiunge la Nyong'o, invitando le colleghe a uscire allo scoperto e l'ambiente a smettere di condonare atteggiamenti come quelli del produttore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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