È un me culpa quello del regista Quentin Tarantino, che intervistato dal New York Times interviene sullo scandalo che ha travolto il produttore hollywoodiano Harvey Weinstein e si auto accusa, sostenendo di avere sempre saputo quello che stava succedendo.
"Sapevo abbastanza per fare di più di quanto non abbia fatto", dice il regista delle Iene e di Pulp Fiction, che spiega al quotidiano newyorchese che quelle che aveva in mano "non erano informazioni di seconda mano", ma anzi "più di un normale gossip". E che proprio per questo avrebbe dovuto spendersi di più per le vittime delle molestie.
A rifiutare le avance del produttore fu infatti anche Mira Sorvino, attrice italiana ora sparita dalle scene e che per un periodo fu fidanzata di Tarantino, nonché premio Oscar come attrice non protagonista per il La dea dell'amore di Woody Allen.
Vincitrice come Lupita Nyong’o, magistrale in 12 anni schiavo, che ha denunciato ed esorta: "Ora che ne stiamo parlando, facciamo in modo che non ci sia più silenzio su cose del genere … facciamo sì che questo tipo di comportamento non meriti una seconda chance".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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