Ancora guai per Fabrizio Corona: "Dovrà nuovamente scontare 9 mesi in carcere"

Il giudice ha annullato il periodo di affidamento in prova per Fabrizio Corona che, a meno di un ricorso positivo da parte del suo legale, dovrà nuovamente scontare in carcere i 9 mesi trascorsi in semi libertà

Ancora guai per Fabrizio Corona: "Dovrà nuovamente scontare 9 mesi in carcere"

I 9 mesi di Fabrizio Corona in affidamento terapeutico sono nulli: è quanto ha stabilito il giudice con un'ordinanza emessa questa mattina, martedì 12 novembre. Corona, che è in carcere dallo scorso marzo 2019, vedrà la sua reclusione diluirsi di ulteriori 9 mesi.

È quanto ha deciso il Tribunale di Sorveglianza, che di fatto ha ritenuto nullo il periodo da febbraio a novembre 2018, durante il quale Fabrizio Corona aveva beneficiato della messa in prova in affidamento. La concessione era stata fatta all'ex re dei paparazzi per permettergli di curare la sua dipendenza dalle droghe. Tuttavia, secondo il giudice il comportamento tenuto dall'uomo non è stato in linea con i principi di buona condotta previsti da questo regime. I giudici che hanno seguito il percorso di Fabrizio Corona, lo scorso aprile decretarono che la reclusione fosse “la soluzione non solo necessitata, ma anche adeguata al livello di consapevolezza” dell'uomo.

Sono basito, senza parole. Impugneremo la decisione in palese contrasto con una sentenza di assoluzione”, ha riferito questa mattina l'avvocato Ivano Chiesa, storico legale difensivo di Fabrizio Corona, in questo caso affiancato dalla collega Antonella Calcaterra. La sentenza di assoluzione alla quale fa riferimento l'avvocato Chiesa è stata emessa a giugno 2019. È relativa all'accusa di evasione per i contanti nascosti nel controsoffitto dell'abitazione dell'imprenditore a Milano. Non è mai stato presentato il ricorso in Cassazione da parte della Procura e pertanto l'accusa era caduta in appello.

Fabrizio Corona, nonostante questa assoluzione, continua la sua reclusione a San Vittore, dove si trova detenuto per scontare le condanne definitive relative ad altri reati. Fino a questa mattina, Corona sarebbe dovuto restare nella casa circondariale milanese fino all'autunno del 2022. Nel caso in cui il ricorso dell'avvocato Chiesa non dovesse essere accolto, la sua scarcerazione rischia di slittare al 2023.

Durante le udienze dei giorni scorsi, i legali difensori di Fabrizio Corona si erano detti ottimisti sulle decisioni dei giudici, sostenendo che non c'erano i “i presupposti di fatto” per annullare i 9 mesi scontati dall'uomo in affidamento, proprio in ragione dell'assoluzione per i soldi nel controsoffitto.

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