Andrea Loddo, materiali tra il passato e il presente

Giulia Cherchi

A volte la felicità è in un'altra direzione. Basta mollare gli ormeggi e farsi trascinare dalla corrente. Quella delle proprie passioni. Così come ha fatto Andrea Loddo, artista di Lanusei (Nuoro) passato da una seriosa vita da geometra ad un laboratorio, fatto di crogioli, scalpelli e terre. Il suo desiderio era quello di fare un salto temporale per conoscere da vicino la misteriosa civiltà nuragica. Questa vocazione lo ha portato ad elaborare un'archeologia sperimentale: lavora materiali quali l'osso, il corno, l'argilla e il bronzo con tecniche arcaiche, senza minimamente avvalersi di mezzi all'avanguardia. Un'immersione totale in un mondo costantemente da scoprire e da far scoprire. Tanto che nel 2011 fonda l'associazione «Sulle Tracce di Dan» con la quale porta il suo mondo tra la gente: dalle piazze alle mostre, dalle conferenze ai laboratori didattici nelle scuole.

La sua minuziosa ricerca gli ha persino permesso di ricostruire le armature dei guerrieri Shardana per il cortometraggio Nuraghe S'Arena di Mauro Aragoni, andato in onda su Paramount Channel. Loddo è un artista che studia il passato per valorizzare e tutelare un'identità ancora forte e viva nel presente.

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