Ariana Grande: il suo trauma dopo gli attacchi di Manchester

Ariana Grande si apre su quello che ha provato a seguito dell'attentato durante il concerto a Manchester: ecco cosa ha rivelato l'artista

Ariana Grande: il suo trauma dopo gli attacchi di Manchester

Ariana Grande ha parlato per la prima volta di cosa abbia provato in occasione dell’attentato al suo concerto di Manchester.

Per la verità, non ha detto tutto quello che avrebbe voluto: l’artista è fortemente affranta per le 22 persone - anche molto giovani, dato che il suo pubblico è composto anche da bambini - che hanno perso la vita e per le loro famiglie. Tanto che ha affermato, come riporta Sky, che “forse non sarà mai pronta a parlare” davvero.

A maggio 2017 un attentatore kamikaze colpì il suo concerto alla Manchester Arena. “Non è il mio trauma - ha spiegato Grande - È quello delle famiglie. Si tratta delle loro perdite, per cui è difficile lasciar perdere tutto senza pensare a loro, senza riaprire il loro ricordo”.

Dopo l’attentato a Manchester, l’artista realizzò un concerto benefico per le famiglie delle vittime, ma sente di non aver fatto abbastanza. “Sono orgogliosa - ha aggiunto - del fatto che siamo stati capaci di raccogliere tanti soldi con l’intenzione di dare alle persone un sentimento d’amore o unità, ma alla fine, non ha riportato indietro nessuno. […] Abbiamo fatto il meglio che potevamo, ma a livello reale non abbiamo fatto niente. Mi dispiace”.

Grande ha spiegato che avrebbe tanto da condividere sull’argomento, ma ancora deve elaborare la questione.

Nell’ultimo anno, Grande ha affrontato anche i drammi della morte dell’ex fidanzato Mac Miller e la sua rottura con Pete Davidson. Dopo tutti questi fatti si è buttata a capofitto nel lavoro, soprattutto dopo l’attentato, oscillando tra tristezza ed ebbrezza.

Segui già la nuova pagina di gossip de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica