A dirla tutta, è un periodaccio. Diciamo che siamo nella fase del j'accuse. Tutti «jaccusano». Si arrabbiano. Sbottano. Scrivono. Se ne vanno. Prendete Arisa, una signora cantante con una delle voci più belle in circolazione, repertorio quasi inattaccabile, futuro prossimo come giudice (di nuovo) di X Factor. Tra tutti gli artisti arrivati al grande pubblico nell'ultimo decennio è tra quelli più considerati e, senza dubbio, amati. E la sua, parliamoci chiaro, è una delle storie di successo più affascinanti del nostro tempo. Eppure, l'altro giorno, proprio mentre andavano in scena i Wind Music Awards su Rai1, lei ha digitato su Facebook che le dispiaceva non esserci, che «vorrei vedere se l'avesse fatto qualche biondina vestita in pelle umana» e che «come Mimì (ossia Mia Martini - ndr) non mi ci fanno finire». Come se non bastasse, «anche al concertone di Radio Italia (in scena da ieri a Milano - ndr) mi sarebbe piaciuto esserci». Uno sfogo bello e buono forse più comprensibile da chi è da tempo confinato ai margini e non è, come Arisa, da anni costantemente al centro dell'attenzione. Forse è il contrappasso della fama. Oppure un semplice refolo di insicurezza.
Può capitare.
Anche Anna Oxa non si è tirata indietro. Nell'ultima puntata di Amici (e pure nella conferenza stampa immediatamente precedente) è stata protagonista di siparietti contro i giornalisti in generale «disabituati alla verità» e poi, dopo la finale, ha annunciato nientemeno che avrebbe lasciato l'Italia: «Ricordatevi che se accade qualcosa all'incolumità dei miei figli, della signora Milly Milano (la sua manager - ndr) e l'incolumità mia, tutti sapranno la verità». Al di là della grammatica incerta, sono dichiarazioni quantomeno inconsuete per un personaggio dello spettacolo. D'accordo, lei è Anna Oxa, per definizione è controtendenza ed è apprezzata da decenni proprio per la capacità di cantare fuori dal coro. Ma talvolta anche fuori dal coro si rischia di steccare. Insomma, è un periodo così, pieno di dichiarazioni o atteggiamenti un po' fuori dalle righe. Il bello è che rompono la tiritera quotidiana e foraggiano retroscenisti o blogger normalmente impegnati a scandagliare il «backstage» del mondo dello spettacolo. Il brutto è che talvolta sfiorano il cattivo gusto.
Di certo, una fase così agguerrita è difficile da ricordare negli ultimi anni. Anzi, spesso ci si lamentava della calma piatta di tanta tv. Ora no. Il più abile a capire che cosa sta succedendo è - noblesse oblige - Maurizio Costanzo che nelle ultime settimane del suo Show ha dato ospitalità a personaggi che poi, come si dice, in scena non hanno badato a mezze misure. Già nella prima puntata, Alessandro Cecchi Paone ha abbandonato il teatro degli studi De Paolis di Roma dopo aver discusso con Fabrizio Corona che lo ha accusato (lo riporta anche il Corriere della Sera) di aver «strumentalizzato la sua omosessualità». Un'accusa molto forte alla quale il neo conduttore del Tg4 ha reagito uscendo dalla sala. Idem Eleonora Brigliadori che, nel corso dell'ultima puntata (ospiti anche Red Ronnie, Tina Cipollari, Giampiero Mughini, Simona Izzo e Gianfranco Vissani), ha assicurato di essere guarita dal cancro senza chemioterapia ed è «viva e vegeta»: «Dall'89 sono diventata vegetariana - ha spiegato - Ma sotto ci sono interessi, c'è il business...». Contestata da uno degli ospiti, che ha considerato le sue parole come «un'offesa al mondo della ricerca», la Brigliadori si è alzata, si è tolta il microfono e se ne è andata facendo perdere la pazienza anche al solitamente ironico Costanzo.
Sipario.
In poche parole, è un momento così, pieno di
sfoghi e di perdita di pazienza, un allegro e polemico circo Barnum fatto di esagerazioni e malintesi che diventano giocoforza parte dello spettacolo e del chiacchiericcio sui social. In fondo, è spettacolo anche questo.
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