Le botte, il dolore per un'infanzia senza punti di riferimento e infine lo strazio per la morte della madre. L'ospitata di Asia Argento a Storie Italiane ha rievocato emozioni difficili per l'attrice che, a tratti, non è riuscita a nascondere la commozione. Ospite di Eleonora Daniele, Asia Argento ha ripercorso i difficili momenti vissuti da bambina e il tormentato rapporto con la madre, l'attrice Daria Nicolodi. Ricordi dolorosi trascritti nella sua ultima biografia "Anatomia di un cuore selvaggio".
Nonostante il controverso rapporto con la madre Daria, Asia Argento non è riuscita a superare la sua morte, avvenuta lo scorso 26 novembre. Una scomparsa arrivata al termine di una lunga malattia e che ha lasciato un vuoto incolmabile nell'attrice, che era riuscita a recuperare il rapporto con la Nicolodi solo in età adulta: "Prima che morisse ho potuto darle l'ultimo abbraccio. Mi sentivo impotente. È stato come vederla morire al rallentatore, per me è stato straziante. Mi mancano i suoi baci, chi ha la mamma non trema. Io ora che non ce l'ho più tremo di continuo".Il rapporto tra Asia e sua madre Daria non è sempre stato sereno, ma ha vissuto anche momenti estremamente difficili. Nel ricordare la sua infanzia, infatti Asia Argento, non ha nascosto di aver provato sentimenti di odio nei confronti della mamma per le violenze subite: "Da piccola mi picchiava. Una volta mi spaccò il labbro colpendomi con la mano piena di anelli. Avevo paura di mia madre, la sognavo di notte che mi uccideva. Non potevo far niente per il suo problema con l'alcool e contro le violenze. Mi ha picchiato fino a quando ho compiuto 14 anni e me ne sono andata".
Delle violenze familiari la figlia di Dario Argento ne aveva già parlato a Verissimo pochi giorni fa nel corso dell'ultima intervista rilasciata a Silvia Toffanin. Una chiacchierata nella quale la Argento aveva parlato del riavvicinamento con Fabrizio Corona e lanciato nuove accuse di violenze contro il regista Rob Cohen. A Storie Italiane, però, Asia Argento ha ripercorso i lati più privati affrontati nel suo libro. Mettere nero su bianco, nella sua biografia, i dolorosi momenti vissuti nel corso della sua vita ha rappresentato una sorta di autoanalisi.
Un percorso a ritroso che l'ha fatta cresce: "Le sue violenze inspiegabili hanno lasciato un segno profondo dentro di me. Ho dovuto lavorarci parecchio in analisi per accettare quello che ho vissuto. Scrivere questo libro però è stato catartico, mi ha liberato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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