"Bambini usati per monetizzare". L'attacco contro i Ferragnez

Dagli aperitivi in elicottero sui ghiacciati alla sovraesposizione dei bambini: i Ferragnez nel mirino del web per i loro comporamenti

"Bambini usati per monetizzare". L'attacco contro i Ferragnez

Da alcuni giorni i Ferragnez sono al centro delle polemiche, non solo per l'aperitivo fatto da Chiara Ferragni su un ghiacciaio con alcuni amici, che sono stati trasportati sulla cima di un monte svizzero a bordo di un elicottero. Un gesto che in molti hanno visto come un affronto, oltre che alle vittime della Marmolada, anche alle battaglie ambientaliste, di cui Chiara Ferragni si è fatta spesso portavoce. Gli ecologisti accusano Chiara Ferragni di utilizzare mezzi di trasporto poco sostenibili per i suoi spostamenti che comprendono, oltre all'elicottero fotografato per l'aperitivo sul ghiacciaio, anche i jet privati che, però, da qualche tempo l'influencer si guarda bene dal mostrare sui suoi social. Ma oltre che per questo, Chiara Ferragni è finita nel mirino di molti attivisti e personaggi noti al pubblico per la sovraesposizione dei suoi figli.

Tra i più critici nei confronti di Chiara Ferragni c'è Selvaggia Lucarelli, che da giorni sta portando avanti una battaglia contro la sovraesposizione dei minori con patologie gravi che vengono mostrati per sostenere raccolte fondi sul web, senza mai considerare il rispetto della dignità del malato. Non è certamente questo il caso di Chiara Ferragni e di suo marito Fedez, per fortuna, ma è indubbio che sui loro profili ci sia un'esposizione mediatica importante dei due figli piccoli. L'ultima in ordine di tempo a puntare il dito contro l'influencer è stata Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti. "Basta usare i bambini per sponsorizzare i brand e per monetizzare. I bambini hanno diritto alla loro privacy e alla loro intimità, non è giusto mostrarli sui social mettendo in mostra i loro pianti o le loro pupù solo per guadagnare soldi", ha detto all'Adnkronos.

La Rivelli ha dato la sua lettura del fenomeno: "Questi due bambini sono sovraesposti continuamente sui social con indosso dei brand come se lavorassero nella moda. Io lavoro con i brand ecosostenibili perciò so benissimo cosa c'è dietro il lavoro da influencer. I brand non vogliono i post ma vogliono le storie, perciò ogni volta che i figli di Chiara Ferragni e Fedez appaiono in questi spezzoni di filmati ci sta dietro un brand e quindi la storia serve per monetizzare".

Ma l'attacco di Naike Rivelli è più ampio: "Più l'Italia sta a pezzi e più loro mostrano il lusso in cui vivono. Siamo usciti ora da una pandemia, ci vuole un minimo di decoro.

Non si rendono conto che stanno dando un pessimo esempio? Quando morì quel ragazzo sulla roccia loro si sono fatti immortalare sopra un dirupo. A me sembra ormai che facciamo di tutto solo per far parlare di loro, manco fossero dei principi".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica