Le belle di Miss Italia zittiscono la Boldrini: "Né nude né mute"

A Jesolo le 186 finaliste del concorso danno una lezione alla presidente femminista: la libertà di partecipare a un concorso di bellezza

Le 186 finaliste di Miss Italia protestano contro la Boldrini
Le 186 finaliste di Miss Italia protestano contro la Boldrini

Le più belle d'Italia contro Laura Boldrini, la più accanita femminista d'Italia che contro il gentil sesso ha intrapreso una vera e propria crociata. A Jesolo le 186 finaliste di Miss Italia si sono lasciate fotografare con indosso una maglietta bianca dalla scritta, rossa e stilizzata, "Né nude né mute". Bionde, more, bionde, tutte bellissime e dagli occhi luccicanti che sogghignano alla presidente della Camera che, dopo settimane di anatemi, reprimende e vaneggiamenti, è costretta al silenzio. Perché la foto di gruppo scattata oggi chiarisce una volta per tutte che rientra nei sacrosanti diritti delle donne andare in televisione con abiti sexy e succinti e partecipare a una gara in cui si viene giudicate unicamente per le proprie curve.

Alla Boldrini la televisione, così com'è, proprio non piace. Non le vanno giù le donne scosciate e ammiccanti, le ragazzine sculettanti e patinate, gli stacchetti musicali provocanti. Il corpo come oggetto. Ma non le vanno giù nemmeno le mamme amorevoli che portano in tavola piatti fumanti di maccheroni al pomodoro o le moglii servizievoli che coccolano il marito con uno stufato appena sfornato. È il femminismo radicale che vuole azzerare le differenze tra uomo e donna propponendo addirittura di cambiare il vocabolario della lingua italiana introducendo la terminologia "genitore uno" e "genitore due". Così, lo scorso settembre, aveva preso di petto il problema denunciando il ruolo delle donne nella tivvù italiana. "Solo il 2% delle donne in tv esprime pareri, parla - aveva detto - il resto è muto, a volte svestito". Non solo. Si era anche congratulata con la presidente della Rai Anna Maria Tarantola per aver deciso di "oscurare" Miss Italia. "Credo che ci si debba rallegrare di una scelta moderna e civile e spero che le ragazze italiane per farsi apprezzare possano avere altre possibilità che non quella di sfilare con un numero - aveva detto la Boldrini durante un convegno alla Camera del Lavoro sulla violenza sulle donne - le ragazze italiane hanno altri talenti".

La presa di posizione della Boldrini non è affatto piaciuto alle bellissime che a Jesolo, come già in Trentino Alto Adige, hanno voluto dare un messaggio netto. L'occasione è stata la conferenza stampa delle pre finali nazionali che si sono svolte questa mattina al Pala Arrex di Jesolo alla presenza di Patrizia Mirigliani e del sindaco Valerio Zoggia. "Apprezzo l'interesse della presidente della Camera per Miss Italia", ha commentato la patron del concorso ricordando che in tutto il mondo "si valorizza la bellezza nazionale, compito che noi perseguiamo con etica e correttezza da ben 74 anni". Come riporta l'Huffington Post, la Mirigliani avrebbe il desiderio di incontrare la Boldrini per "renderla partecipe di quanto Miss Italia abbia fatto per le donne, ovviamente in un settore a lei poco conosciuto".

"Le protagoniste sono cinquemila ragazze che liberamente si sono iscritte e che partecipano, né nude né mute, per conquistare quella visibilità che nessun altro evento mette loro a disposizione in maniera così seria e pulita", ha concluso citando proprio lo slogan che le bellissime di Jesolo hanno deciso di insossare sulla maglietta.

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