Battaglia legale in vista per Beyoncé. L’artista vuole trasformare il nome della figlia maggiore in un marchio registrato.
La piccola Blue Ivy - 7 anni - è secondo mamma e papà Jay Z un’“icona culturale”. Ma probabilmente la questione è volta a diventare una disputa legale - come riporta Sky - dato che anche l’azienda di una wedding planner, Wendy Morales, ha lo stesso nome, utilizzato già da prima della data della piccola. La domanda di Beyoncé per la registrazione è stata depositata a gennaio 2016, mentre l’opposizione di Morales è datata maggio 2017.
Blue Ivy viene descritta dai legali della cantante come una “mini star di stile” in forza del fatto che i media abbiano trattato copiosamente le apparizioni della bimba attraverso la descrizione di look e outfit. E che quindi la piccola sia ampiamente conosciuta - e riconosciuta - dal pubblico.
Gli avvocati di Morales invece sostengono che si potrebbe innescare un bel po’ di confusione con l’azienda, che ha sede principale a Boston e altre sedi in New England, Florida e California.
Tuttavia i legali di Beyoncé stanno facendo domanda per il marchio “Blue Ivy Carter” - ossia con il nome completo della piccola figlia d’arte - aggiungendo che con esso viene identificata la celebrità della bimba e non l’“attività di pianificazione regionale di eventi”. I professionisti reclutati dalla cantante sostengono che Morales gestisca “una piccola impresa” e che abbia con sé solo “una manciata di dipendenti”.
Jay Z e Beyoncé hanno anche altri due figli oltre a Blue Ivy, cioè i gemelli Rumi e Sir, nati nel 2017.
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