Grande successo per la nuova serie Netflix Bridgerton. Saga romantica, ambientata nella Londra Regency della prima metà dell’Ottocento, Bridgerton vede tra i suoi protagonisti la regina Carlotta, consorte di re Giorgio III. E proprio Carlotta ha destato più di un interrogativo, perché nella serie la sovrana inglese viene interpretata da un’attrice di colore, Golda Rosheuvel. Sarà l'ennesimo tentativo politically correct, o per meglio dire “colour blind”, cioè di assegnare i ruoli senza tener conto del reale colore della pelle degli attori?
Come si legge sul Washingotn Post, il responsabile del mantenimento dei ritratti dei sovrani britannici afferma che la regina era considerata all’epoca una donna non troppo avvenente, mentre il medico dell’allora famiglia reale, Christian Friedrich Stockmar, descrive Carlotta senza troppi giri di parole, “piccola e deforme, con una vera faccia da mulatta”. Ma ciò che ha fatto discutere negli anni e che ancora oggi è oggetto di ricerche, è lo studio condotto dallo storico Mario De Valdes y Cocom. Dai dipinti che la ritraggono, in particolare uno di Allan Ramsay, Valdes fa notare che i tratti della regina Carlotta appaiono realmente africani, in quanto discendente da un ramo africano della famiglia reale portoghese. La regina infatti discenderebbe da Margarita de Castro y Sousa, i cui antenati erano africani.
Il sangue africano di Carlotta sarebbe quindi stato trasmesso ai suoi discendenti, tra cui la regina Vittoria e l’odierna Royal Family. Ma quella di Valdes è solo un’ipotesi, visto che nel dipinto che la raffigura, Carlotta ha tratti marcati, ma la pelle è bianca. Quello della sovrana non è l’unico personaggio di colore della fortunata serie di Shonda Rhimes. Nel cast infatti il duca di Hastings è interpretato dall’attore dello Zimbabwe, Regé-Jean Page, cosa alquanto improbabile per un aristocratico inglese dell’epoca. Non mancano quindi le rivisitazioni, nella serie tratta dai romanzi di Julia Quinn, che ha introdotto sul piccolo schermo una storia alternativa a quella del libro e alla realtà britannica ottocentesca e, in parte diverse forzature, come le musiche di Ariana Grande, Maroon 5 e Billie Eilish.
Le canzoni moderne, rivisitate con arrangiamenti orchestrali, conferiscono alla serie un aspetto decisamente pop, affiancato a quello tradizionale suggerito dalla cura dei costumi, dai colori sgargianti, ma in linea con la moda del tempo.
Bridgerton è l’adattamento de “Il Duca e io”, primo capitolo che la Quinn ha dedicato alla ricca famiglia Bridgerton e alle loro vicende familiari e amorose. La serie è composta da 8 puntate, uscite il 25 dicembre e dato il successo riscosso (seppur non apprezzata dai "puristi"), si sta già pensando alla seconda stagione.
@sllambe Sir Walter Scott regarding Queen Charlotte and her siblings of the House of Mecklenburg-Strelitz, "ill-colored, orang-outang looking figures, with black eyes and hook-noses." (Portrait by Sir Alan Ramsay, Oxford) pic.twitter.com/BlF0c92e93
— VoxSMauritii (@VoxSMauritii) December 26, 2020
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