"Chiarirò la mia posizione": dal carcere parla l'ex naufrago Terlizzi

L'ex pugile è accusato di essere il prestanome del figlio di Pepè, storico boss della 'ndrangheta, e di far parte di un'associazione a delinquere che fa capo al clan Flachi

"Chiarirò la mia posizione": dal carcere parla l'ex naufrago Terlizzi

Si trova in una cella del carcere di Monza Franco Terlizzi. L'ex naufrago dell'Isola dei famosi 2018 è stato arrestato nell'ambito dell'indagine coordinata dalla Dda Milanese e dalla Procura di Pavia, che ha sgominato un'associazione per delinquere guidata da Davide Flachi, figlio del boss della Comasina, Pepè, morto lo scorso gennaio. Ma attraverso il suo legale, l'ex pugile e pr ha fatto sapere di essere pronto a collaborare con la magistratura per chiarire la sua posizione.

Subito dopo l'arresto Franco Terlizzi, 60 anni padre dell'ex gieffino e modello Michael Gabriel Terlizzi, ha incontrato il suo avvocato Antonino Crea nel carcere di Monza e ha respinto ogni accusa. "Non posso negare di conoscere Davide Flachi - ha detto al suo avvocato l'ex naufrago e pr - ma con lui ho solo avuto rapporti professionali e commerciali. Non ho mai avuto a che fare con le ipotetiche truffe e i traffici di droga contestati".

Durante il colloquio con il suo difensore, Terlizzi ha concordato la linea da tenere in vista dell'interrogatorio del gip, dicendosi disponibile a fornire informazioni utili a dimostrare la sua estraneità ai fatti, che hanno visto finire in manette altre dodici persone. Secondo la procura di Pavia, l'ex naufrago e amico di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo avrebbe fatto parte - insieme agli altri dodici indagati - di una associazione per delinquere dedita al traffico di cocaina aggravata dal metodo mafioso, hashish e marijuana e all'intestazione fittizia di beni e alla detenzione e al porto illegale di armi.

Lui però nega e attraverso il suo avvocato ha fatto sapere che "chiarirà la sua posizione e collaborerà con la magistratura". Intanto proprio dal suo difensore si apprende che la carrozzeria di Cormanno è stata perquisita anche con i cani antidroga, ma le ricerche hanno dato esito negativo.

Il centro dell'inchiesta "Metropoli - Hidden Economy" ruota, infatti, attorno alla carrozzeria Nuova Milano di via Cimabue a Cormano, della quale è titolare Terlizzi. Secondo gli inquirenti l'ex naufrago sarebbe solo il prestanome di Davide Flachi, referente della famiglia di 'ndrangheta e attorno alla carrozzeria ruoterebbe tutta l'attività illecita del clan Flachi.

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