Carlo Cracco volontario in cucina per gli operai dell’ospedale da campo di Milano

Lo chef stellato ha deciso di essere in prima linea in questa emergenza sanitaria, preparando pasti caldi per le maestranze che da giorni lavorano senza sosta per allestire l’ospedale da campo alla Fiera di Milano

Carlo Cracco volontario in cucina per gli operai dell’ospedale da campo di Milano

Ha chiuso i battenti dei suoi ristoranti al pubblico ma non alla solidarietà. Carlo Cracco, chef stellato ed ex giudice di MasterChef, ha deciso di sfidare il coronavirus e mettersi a disposizione della Regione Lombardia per garantire un pasto agli operai impegnati nella costruzione dell’ospedale da campo alla Fiera di Milano.

Insieme ai ragazzi della sua brigata Carlo Cracco ha preparato pasti caldi per tutti e servito gli operai nella mensa allestita nel cantiere del nuovo ospedale da campo, munito rigorosamente di mascherina, guanti e l’immancabile casacca da chef. L’impegno del cuoco stellato e del suo team è iniziato venerdì 20 marzo e proseguirà fino alla completa realizzazione dell’unità operativa d’emergenza. Ogni giorno verranno preparate circa cento porzioni di cibo, il menù varierà quotidianamente e sarà garantito il servizio di consegna della schiscetta agli operai. I pasti, come prevedono le norme di sicurezza in questa emergenza sanitaria dovuta al coronavirus, verranno consumati a distanza di sicurezza e senza un luogo mensa.

"Ci siamo resi disponibili attraverso la Regione Lombardia a dare una mano coi pasti – ha spiegato Cracco via Skype al portale Identità Golose - Nel nostro ristorante sei ragazzi dei nostri hanno preparato cibo che io ed altri collaboratori, abbiamo servito a tutti coloro che stanno lavorando. Avevamo poco tempo, quindi siamo stati sul classico: insalata di riso con verdure e una bella frittata con zucca, castagne e patate. Cucineremo ancora nei giorni a seguire".

Il cuoco vicentino, una stella Michelin nel suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele, ha scelto di mettersi a disposizione delle istituzioni locali per dare il suo contributo materiale in segno di ringraziamento. Lo sforzo operativo per allestire l’ospedale da campo in Fiera, finanziato grazie alla raccolta fondi lanciata da Fedez e Chiara Ferragni, nel più breve tempo possibile è infatti enorme. "Il nostro è un piccolo contributo — ha concluso Carlo Cracco — per far sentire meno a disagio gli addetti che lavorano giorno e notte. Siccome nella struttura non c’è la mensa e noi tutti siamo a casa con il ristorante chiuso abbiamo dato la nostra disponibilità.

Ci prenderemo cura di loro, è quello che possiamo fare noi che stiamo bene. Però ci sono ancora troppe persone in giro: facciamo tutti la nostra parte se restiamo a casa, solo così possiamo contribuire a non diffondere questa bestia".

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