Una “maledizione” delle penne perseguita re Carlo III. Dopo il gesto di stizza durante la proclamazione, lo scorso 10 settembre, causato da un astuccio di penne stilografiche “colpevole” di ingombrare la scrivania a cui era seduto, il sovrano ha fronteggiato una penna difettosa a Belfast. Tutto sotto lo sguardo della regina Camilla, forse un po’ stanca, ma molto più tranquilla del regale consorte.
La penna ribelle
Il piccolo incidente avvenuto durante la proclamazione del 10 settembre 2022, a St. James’s Palace, ha fatto molto discutere. Carlo è stato criticato e definito “snob” per il gesto nervoso e imperioso con cui ha ordinato a un valletto di rimuovere un portapenne che ingombrava la scrivania durante la firma degli atti ufficiali. Una delle polemiche più pungenti riguarda il paragone con la defunta madre. “La regina Elisabetta non si sarebbe mai comportata così” , hanno tuonato stampa e social.
Un po’ di tensione era comprensibile in un momento tanto importante, però Carlo III non è più il bimbetto che assisteva stanco, demotivato e annoiato alla lunga incoronazione di Elisabetta II, nel 1953 e non potrebbe permettersi simili fuoriprogramma, chiamiamoli così, in cui trapela in modo fin troppo evidente il suo umore e le sue emozioni. I Windsor, per mantenere l’aura di regalità e mistero, devono mostrarsi più distaccati e un minimo inaccessibili rispetto a ciò che li circonda. Anche quando li coinvolge direttamente.
Invece Carlo ci è cascato di nuovo. Lo scorso 13 settembre è arrivato a Belfast con la Regina consorte Camilla. Una tappa complicata del suo viaggio di presentazione ai sudditi, a causa delle polemiche sul dopo Brexit e dei venti secessionisti che non si sono mai calmati. Carlo III ha il difficilissimo compito di tenere insieme il regno di cui la regina Elisabetta era il vero collante. Dovrà continuare e rafforzare la sua opera, ma si innervosisce un po’ troppo facilmente.
Mentre stava firmando il libro dei visitatori al Castello di Hillsborough, la residenza reale in Irlanda del Nord, Carlo III si è reso conto che la sua penna sgocciolava inchiostro ovunque e gli aveva macchiato le mani. Subito si è alzato dalla scrivania, ha passato la penna a Camilla e, voltandosi verso la staff ha detto, irritato: “Odio questa penna. Non posso sopportare questa dannata cosa. Ogni volta...”, ha riportato il Daily Mail. Il re si è pulito le mani mentre Camilla firmava a sua volta e osservava tutto con tranquillità tutta britannica e grande senso di comprensione per il momento delicato che il marito sta attraversando.
Un re un po’ suscettibile
L’ira funesta del nuovo sovrano non avrebbe investito solo una penna ribelle, ma decine di collaboratori storici di Clarence House. Secondo il Guardian Carlo III avrebbe già licenziato una parte dello staff che lo ha servito fedelmente quando era ancora principe di Galles. Addirittura le lettere di licenziamento sarebbero arrivate lo scorso lunedì 12 settembre, mentre era in corso la messa di ringraziamento nella Cattedrale di St. Giles a Edimburgo. Carlo III avrebbe eliminato dal suo staff persone che lavoravano a Palazzo da decenni, tra segretari privati e membri del settore della comunicazione. Tutta gente che, dalla morte della Regina, si era fatta in quattro, lavorando ventiquattro ore su ventiquattro per assicurare che il passaggio del potere avvenisse senza il minimo intoppo.
“Sono lividi [di rabbia] e visibilmente scossi” , ha rivelato una fonte.
Ma Carlo III sarebbe irremovibile: non avrebbe più bisogno di loro e, per questo, i collaboratori di lungo corso sarebbero stati messi alla porta senza tante cerimonie. Va bene la monarchia snella per evitare sprechi, però il sovrano non può permettersi simili scivoloni, lasciando intravedere un presunto lato del suo carattere che non avrebbe proprio nulla di regale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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