Le monarchie si basano su tradizioni e regole che di solito rimangono immutate nel tempo, almeno nei loro principi fondamentali. Harry e Meghan hanno stravolto molte di queste leggi scritte e non scritte. Il caso Sussex continua a sollevare domande e dubbi, poiché non è usuale che un membro della royal family britannica chieda una maggiore privacy e l’indipendenza economica tentando di sottrarsi al suo ruolo pubblico e, nello stesso tempo, cercando di conservare alcuni privilegi e dichiarando di voler continuare a servire la Corona.
Di solito o si rimane nella famiglia reale e se ne accettano prerogative e doveri, o se ne esce del tutto. La situazione di Harry e Meghan appare controversa e per certi versi contraddittoria, pur rispettando i loro legittimi desideri. I tabloid ci hanno parlato di problemi per quel che concerne i costi della sicurezza della coppia, l’utilizzo o meno dei fondi pubblici e del pugno di ferro della regina Elisabetta nel tentare di risolvere la questione il prima possibile e senza trattative.
A ben guardare e senza andare troppo lontano una complicazione esiste già nei termini. Come dovremmo rivolgerci a Harry e Meghan da ora in poi? (Il fatto che probabilmente non li incontreremo mai non è una scusa. Accadono cose ben più incredibili, perché proprio questa non dovrebbe succedere?) La coppia ha perso il trattamento di altezza reale, ma conservato il titolo nobiliare. Non è una cosa di poco conto, poiché anche in questo caso entrano in gioco dinamiche relative alla gerarchia, quindi ai diritti e ai doveri.
Il comunicato ufficiale con cui Buckingham Palace ha reso noto il nuovo status di Harry e Meghan non è chiarissimo. Il documento dice: “I Sussex non useranno i loro titoli di altezze reali, poiché non lavoreranno più come membri della famiglia reale”. Royal Central ci fa notare che “Sua Altezza Reale” non è un titolo, ma un trattamento, un appellativo che si aggiunge ai titoli nobiliari, ma non ne fa parte.
In teoria Harry e Meghan saranno conosciuti, da ora in poi, rispettivamente come Harry il duca di Sussex e Meghan la duchessa di Sussex. Questo dovrebbe riportare alla mente un precedente celebre. Dopo il divorzio dal principe Carlo, anche Lady Diana divenne Diana principessa del Galles, ma fu privata dalla sovrana del trattamento di altezza reale. Eppure il caso di Diana è diverso da quello di Harry e Meghan. I Sussex non hanno divorziato (non ancora, direbbero i più maligni), mentre la principessa del Galles mantenne il suo titolo come da tradizione. Ma per i duchi quale tradizione andrebbe adottata, ammesso che ve sia una?
Nel comunicato di Buckingham Palace sembra di leggere tra le righe che a Harry e Meghan siano stati tolti tutti i titoli, oltre al trattamento di altezza reale. Eppure sappiamo che di fatto non è così, almeno per ora. C’è un po’ di confusione in merito.
I Sussex hanno dimostrato di tenere poco alle formalità, ma per evitare eventuali imbarazzi, qualora ci capitasse di imbatterci nella coppia prima che il loro status venga definitivamente chiarito, Royal Central sostiene che sarebbe più corretto rivolgerci a loro con gli appellativi di “Sir” e “Ma’am”.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.