Charlize: "Io, femminista che adora gli uomini"

La Theron: "Mi piace il ruolo della sovrana, buona o cattiva che sia. Mi fa sentire libera"

Charlize: "Io, femminista che adora gli uomini"

Non serve avere troppa immaginazione. Non è necessario nemmeno figurarsela nei fastosi abiti che la pluripremiata da Oscar Colleen Atwood ha calato addosso a lei e a Emily Blunt nel fantasy di casa Universal Il cacciatore e la regina di ghiaccio - nelle sale dal 7 aprile dove interpretano due regine e sorelle avversarie, divise da un tradimento. Quando Charlize Theron entra nella lussuosa sala dell'Hotel Principe di Savoia, è assolutamente chiaro il motivo per cui il ruolo le stia cucito alla perfezione. Regina per diritto, nonostante la camicetta beige e la minigonna a balze nera che, benché la rendano impeccabile, nella declinazione contemporanea applicata alle dive passerebbero come «pratiche». La quarantenne attrice sudafricana è a Milano per promuovere il fantasy diretto da Cedric Nicolas-Troyan, film che fa contemporaneamente da prequel e da sequel a Biancaneve e il cacciatore, strepitoso successo del 2012, che ha incassato nel mondo la bellezza di quattrocento milioni di dollari.Allora come oggi la Regina Ravenna, l'iconica e cupa sovrana armata del magico specchio divinatorio, è lei, Charlize Theron, così come il Cacciatore è sempre l'aitante Chris Hemsworth. Il resto del cast è cambiato, e vede l'arrivo di altre due dive: oltre alla citata Blunt nel ruolo della Regina di Ghiaccio Freya, Jessica Chastain in quello di Sara, giovane guerriera.

La storia di questa fiaba ricca di sontuosi effetti speciali è destinata ad altre occasioni, in questo caso conta lei, la regale Charlize che dichiara uno sperticato amore per il ruolo di regina cattiva: «Buona o cattiva che sia, provo un grande senso di libertà a interpretare ruoli di questo tipo spiega l'attrice Quando scelgo un ruolo non mi pongo la domanda se sia positivo o negativo, né penso a priori a chi mi piacerebbe interpretare. Desidero solo essere una narratrice e affidarmi a un cineasta che stimo. La domanda che faccio a me stessa è: sono in grado di dire la verità?». Sull'estetica riveduta e corretta del personaggio, Theron spiega: «Ho navigato su Google a ripassarne le caratteristiche estetiche, poi ho deciso che era giusto reinventarla innestando una buona dose di novità». E Ravenna non è solo diversa fuori, è un personaggio complesso la cui malvagità ha una fonte precisa: «La paura spiega l'attrice - Molto spesso, quando vediamo alcune persone comportarsi in modo aberrante, alla base delle loro azioni c'è la paura. Vedono nell'avversario un ostacolo alla propria sopravvivenza». E così, una favola di puro entertainment può anche parlarci di bene e di male, di terrorismo e persino di drammi come i bambini soldato così frequenti nella sua Africa, nel film evocati da giovanissimi guerrieri, bambini rapiti e allevati dalla glaciale Regina Freya per impedire l'amore tra due esseri umani: «Quando realizzavamo il film abbiamo sempre avuto presente questo aspetto. Si potrebbe pensare che una tematica così seria non dovrebbe far parte di un film di puro divertimento, ma il potere del cinema è quello di far riflettere.

Gli esseri umani sono cambiati solo nei dettagli, ripetono gli stessi errori: sete di potere e mettersi l'uno contro l'altro».Dopo l'atletica, post-apocalittica Furiosa di Mad Max: Fury Road, il ruolo elegante di una regina non è un contrasto agli occhi dell'attrice, bensì un completamento: «Quando mi chiedono se sono una donna più energica o vulnerabile, elegante o casual, io resto basita spiega ironica Charlize Incasellare una donna è assurdo. Al cinema esistono solo o ottime madri o pessime prostitute». E sul nuovo ruolo delle donne e la scomparsa dei principi azzurri nelle fiabe cinematografiche, la carismatica sudafricana va al sodo: «Si parla di femminismo ma bisogna intendersi sul termine: io sono una femminista che ama gli uomini e li celebra. Ritengo che le donne abbiano potere solo grazie alla loro capacità di entrare in connessione con gli uomini. Mio figlio ha adorato Frozen, un film dove si parla di altri tipi di amore, non necessariamente quello romantico.

L'amore di due sorelle è altrettanto importante. Le fiabe sono educative e moraleggianti da sempre: oggi, anche attraverso di esse possiamo crescere i nostri figli come i gentiluomini di domani, affinché trattino le donne in modo equo e uguale».

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