Se non canta fuori dal coro Morgan non è contento. Soprattutto quando c'è un festival in corso a cui fare le pulci. Che si tratti di Sanremo o di Eurovision Song Contest, non fa differenza: l'ex frontman dei Bluvertigo ne ha sempre una per tutti. Stavolta, nel pieno della kermesse internazionale in corso a Torino, il cantante è tornato a suonare lo spartito della critica feroce, quella (un po' pretestuosa) che non fa sconti a nessuno. Così, interpellato sull'evento musicale che quest'anno ha fatto tappa in Italia, ha dato fuoco alle polveri. E nel mirino ci sono finiti in tanti, dai colleghi cantanti ai presentatori.
"Non sto seguendo l'Eurofestival, credo sia più scena che sostanza", ha affermato Morgan all'Adnkronos, snobbando lo show che complessivamente coinvolge 40 Paesi. "Tutta l'Italia della comunicazione si ferma perché c'è l'Eurovision Song Contest? E allora io non mi fermo e non lo guardo; io lavoro e non mi fermo, solo perché c'è l'Eurofestival...", ha proseguito il cantante, intercettato a margine di una lezione-spettacolo su Umberto Bindi tenuta stamani al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Già protagonista di accese polemiche sul più recente festival di Sanremo, il cantante ha bacchettato anche gli artisti italiani in gara all'Eurovision, tutti reduci proprio dalla fortunata kermesse tricolore condotta a febbraio da Amadeus.
All'Eurofestival, infatti, Mahmood e Blanco (trionfatori a Sanremo) rappresentano l'Italia mentre Achille Lauro è stato scelto da San Marino come proprio portabandiera. È la nuova Trinità, ma io non mi sento rappresentato da loro e non credo di essere l'unico", ha lamentato Morgan riferendosi proprio ai tre cantanti italiani. Poi l'artista milanese ha elencato la propria ideale triade musicale, fatta di nomi dall'incontestabile talento. "Escludendo me stesso? Purtroppo sono tutti morti. Sarebbero Fabrizio De André e Franco Battiato, morti fisicamente, e Ivano Fossati che è vivo ma è morto artisticamente", ha chiosato.
Nessuna indulgenza, dunque, per attuali protagonisti dell'Eurovision Song Contest. E nemmeno per i conduttori. Nella sua intemerata contro la kermesse internazionale, infatti, Morgan non ha risparmiato nemmeno i presentatori italiani dell'evento. "Non c'è limite alla aberrazione: Mika non è italiano, Laura Pausini non padroneggia il linguaggio e Cattelan è moscio...", ha sostenuto l'artista, definendo poi Cristiano Malgioglio (commentatore dell'evento su Rai1) "inqualificabile". E ancora, giù bordate: "Ma che scelte sono? Questa sarebbe la vetrina dell'Italia? Mi ricordano la barzelletta con il cieco, il muto, il sordo...".
Quest'oggi - 12 maggio - a Torino andrà in scena la seconda semifinale della manifestazione e a salire sul palco, tra gli altri, sarà proprio Achille Lauro.
Sabato 14 maggio, invece, scatterà l'ora della finalissima e in quell'occasione si esibiranno anche Mahmood e Blanco, già qualificati di diritto. E chissà se Morgan cederà alla curiosità di buttarci un occhio. Anche solo per il gusto di polemizzare ancora.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.