Coronavirus, lo sfogo di Tiziano Ferro: "Anche noi meritiamo attenzione e riconoscimento"

Quello di Tiziano Ferro da Fabio Fazio è stato uno sfogo duro contro l'incertezza delle misure e del futuro del mondo dello spettacolo, fermo da due mesi, che non sa quando e se potrà ripartire

Coronavirus, lo sfogo di Tiziano Ferro: "Anche noi meritiamo attenzione e riconoscimento"

Il lockdown del Paese e l'incertezza sulle riaperture, sul ritorno alla normalità e sulle misure di supporto a cittadini e imprese iniziano a incidere in maniera importante sull'umore degli italiani e se a fare la voce grossa contro il governo è un personaggio seguito e stimato come Tiziano Ferro, che quasi mai si espone in questioni delicate, vuol dire che la situazione inizia a farsi complicata. Il cantante di Latina, che vive da tempo a Los Angeles con il marito Victor, è stato ospite in collegamento da Fabio Fazio e, a Che tempo che fa, ha espresso tutte le sue perplessità su quanto sta accadendo in Italia, in riferimento principalmente al mondo e all'indotto dello spettacolo.

"Non sappiamo nulla, i concerti sono formalmente in piedi perché i provvedimenti del governo arrivano fino al 3 maggio. Io ho bisogno di chiedere che si faccia chiarezza, che il governo ci dia delle risposte e anche si esponga, prenda una posizione per noi. Anche noi adesso ci meritiamo un minimo di attenzione e di riconoscimento, come tutti gli ambienti lavorativi", si è sfogato Tiziano Ferro. Dallo scorso febbraio, quando i primi artisti hanno iniziato ad annullare volontariamente i loro concerti, il mondo della muscia e dello spettacolo in generale si sono fermati senza sapere come e quando avrebbero potuto riprendere. Divieto di assembramenti e distanziamento sociale sono misure che poco si coniugano con lo straordinario universo dei concerti. Inoltre, se da un lato il 3 maggio pare sia possibile una riapertura dei negozi, almeno di alcuni, ancora nulla è statto detto sul comparto dello spettacolo. Il distanziamento sociale e il divieto di assembramenti pare saranno misure destinate a durare a lungo nel nostro Paese, proprio per evitare il rischio di una nuova ondata di contagi uguale e, probabilmente, più violenta di quella che ci stiamo lentamente mettendo alle spalle.

"Quasi mezzo milione di persone hanno comprato, noi siamo bloccati, le persone che lavorano per noi. Abbiamo bisogno di sapere se potremo fare i concerti e come ripartire. Abbiamo bisogno di risposte. Siamo al 3 maggio e ad oggi, tecnicamente, non possiamo fare nulla per giugno e luglio", ha spiegato Tiziano Ferro. L'indotto della musica dà lavoro a migliaia di persone, che ora non sanno quale possa essere il loro futuro. Qualche giorno fa il governo ha stabilito delle misure di protezione per chi ha acquistato i biglietti per i concerti che, fino a questo momento, sono stati cancellati o rimandati a data da destinarsi. Al momento non sono previsti rimborsi ma voucher spendibili su altri eventi, ma si tratta di una misura evidentemente non sufficiente per un mondo che aspetta ancora risposte concrete.

Molte le reazioni del web alle parole di Tiziano Ferro. Molti non hanno gradito il suo intervento, visto il momento drammatico del Paese. "Ma ci rendiamo conto che #TizianoFerro chiede risposta ad un Governo che deve gestire una pandemia, per sapere se può fare i concerti. Ma ci rendiamo conto? Ci sono talmente tanti di quei profili di inopportunità in questa frase, che non si sa da quale iniziare", scrive un ragazzo evidentemente indignato.

"Non è che te lo deve dire il governo americano se puoi fare i concerti Tizià, te lo deve dire la testa tua in base alla situazione del momento,dovresti immaginarlo che almeno fino alla fine dell'anno ci sarà altissimo rischio a far assembrare gente", scrive un altro, ricordando al cantantei rischi dell'infrazione del distanziamento sociale. Poi c'è chi la butta sull'ironia: "Indovinate chi ci sarà nei prossimi Nomi e Cognomi del presidente Conte?"

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