In questi ultimi giorni le notizie sulle condizioni di salute della regina Elisabetta hanno risvegliato la domanda che l’opinione pubblica e i giornali si pongono da tempo: cosa succederà alla monarchia inglese dopo la morte di Sua Maestà? In teoria la risposta è semplice: il trono passerà al principe Carlo. La realtà, invece, è molto meno scontata. In gioco ci sono la credibilità e la popolarità del principe di Galles, il possibile anacronismo di un’intera istituzione, il confronto tra la lunga era di Elisabetta II e il futuro regno di Carlo, che rischia di essere niente altro che un periodo intermedio, di transizione schiacciato tra l’epoca dell’attuale Regina e quella del principe William. Gli inglesi credono nella monarchia dopo Elisabetta? Il parlamentare Norman Baker ritiene di avere la risposta a queste domande.
Lo splendore perduto
Norman Baker, biografo, parlamentare liberal democratico e viceministro nel governo di David Cameron, si dichiara certo che l’istituzione monarchica inglese non sopravvivrà alla regina Elisabetta. Intervistato da Libero, alla domanda “Qual è il valore della Corona oggi?” risponde in maniera netta: “Ho da poco pubblicato un libro, “And What Do You Do? What The Royal Family Don’t Want You To Know” dove scrivo che la Famiglia Reale rappresenta una Gran Bretagna che non c’è più e perciò sono una passività sul futuro. Sono una fonte di ispirazione per chi pensa che un giorno questo Paese ritroverà lo splendore di una volta. È verissimo che Churchill partecipò agli incontri con Roosevelt e Stalin, ma nel lontano 1945. Io amo il mio Paese, ma da allora è stati un declino”.
Norman Baker pensa che l’età dell’oro inglese, in cui la presenza della Corona era giustificata e fondamentale, sia un lontano ricordo. Il biografo spiega: “Siamo un’importante potenza europea, ma le nostre cannoniere non sfrecciano più sui mari di tutto il mondo e non dovrebbero farlo in ogni caso”. Il biografo motiva la sua opinione spiegando le radici storiche della monarchia inglese: “Temo che l’idea di avere una Famiglia Reale fossilizzi la Gran Bretagna in un’epoca passata. Inoltre è una monarchia imperiale che discende da Dio, sebbene sia una monarchia costituzionale in teoria, con un retaggio da monarchia assoluta. È diversa, infatti, dalle monarchie del Benelux o dei Paesi scandinavi. In quei Paesi il monarca giura di rispettare la Costituzione e servire la democrazia, mentre qui siamo noi cittadini che dovremmo giurare fedeltà alla Corona. Perché? Perché un deputato eletto alla Camera dei Comuni non può effettivamente dirsi eletto finché non presta giuramento a una persona non eletta? Non è più accettabile nel 2021. Dobbiamo modernizzarci”.
Poi, parlando della popolarità della regina Elisabetta, chiosa: “È vero che molta gente ama la Regina, che all’età di 95 anni continua a svolgere il suo ruolo al meglio e questo le va riconosciuto. Però attenzione, il principe Carlo non gode della stessa ammirazione e affetto”.
Harry e Meghan, “dentro o fuori”
Norman Baker è molto critico anche nei confronti di Harry e Meghan, in particolare del loro attivismo ambientalista e del loro atteggiamento ambivalente per quel che concerne la royal family. A proposito della Megxit il biografo dichiara: “Harry e Meghan vivono la vita che vogliono, però se vogliono viverla al di fuori della Famiglia Reale allora dovrebbero rinunciare allo status e ai ruoli di Altezza Reale. O sei dentro o sei fuori. È importante perché in quanto reali hanno accesso a fondi e servizi particolari e aiuta anche a siglare accordi di produzione cinematografica con Netflix. Se vogliono lasciare la famiglia, vivere in California, benissimo”.
Baker, però, sembra avallare l’idea dei Sussex di una corte-gabbia dorata quando dice: “Comprensibile che non vogliano rimanere in prigione a vita nella Famiglia Reale. Ma si impone una scelta, anche perché all’opinione pubblica britannica non piace ricevere lezioni dalla coppia.
Sono abbastanza ossessionati da se stessi, danno lezioncine sull’ambiente e sul cambiamento climatico e poi prendono il jet privato per andare ovunque. Potrebbero iniziare a usare treni o auto elettriche. Perciò penso che molta gente trovi questo loro comportamento irritante”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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