Covid, Alessandra Celentano lancia l'allarme: "Il settore danza è al collasso"

L’insegnante di ballo di "Amici" ha affidato ai social un lungo sfogo sulla drammatica situazione che il settore – sempre più dimenticato - sta vivendo a causa del blocco da pandemia

Covid, Alessandra Celentano lancia l'allarme: "Il settore danza è al collasso"

"Nessuno si sta prendendo la responsabilità di salvaguardare il settore danza", è il grido d’allarme lanciato da Alessandra Celentano. Da oltre un mese – come migliaia di altre attività – anche le scuole di danza e tutti i professionisti che gravitano intorno al settore sono fermi, costretti a rinunciare a spettacoli, lezioni e lavoro. Una situazione che sta diventando sempre più pesante e di cui l’insegnante di "Amici" si è fatta portavoce con un accorato appello affidato ai social network.

Nelle scorse ore Alessandra Celentano ha pubblicato sul suo profilo Instagram una lunga lettera di sfogo, rivolta in particolare al Governo e agli organi competenti che, in queste settimane, non hanno preso provvedimenti per questo e altri settori della cultura e dell’arte: "Perché ci si dimentica spesso di questo settore lasciandolo in una situazione economica e psicologica molto pesante? Perché le manovre di salvaguardia stabilite dal governo non comprendono la danza?". La Celentano, reduce dall’impegno con "Amici di Maria De Filippi" la cui finale si è tenuta pochi giorni fa, ha fatto riferimento al bonus da 600 euro nel quale non rientrano i lavoratori dello spettacolo e della danza: "Nessuno si sta prendendo la responsabilità di salvaguardare le scuole di danza professionali e private. Sicuramente ci sono settori con priorità maggiori, ma quando si parla di cultura (e dovrebbe già essere sufficiente!), si parla anche di migliaia di persone che vivono di questo. Come sono stati previsti degli aiuti per le partite IVA, dipendenti di aziende e per il mondo dello sport, bisognerebbe pensare di aiutare concretamente anche il mondo della danza, della musica e del teatro".

Come lei stessa ha spiegato intorno alle scuole di danza e al settore del ballo, oggi "terrorizzato in attesa di conoscere la propria sorte dopo questo grave periodo di emergenza", gravitano migliaia di persone.

Con centinaia di scuole di danza chiuse in tutta Italia, professionisti, coreografi, maestri, sarte e negozi costretti a fermarsi, il settore potrebbe trovarsi di fronte ad un collasso e non essere in grado di ripartire. L’appello di Alessandra Celentano è dunque chiaro: "A chi bisogna rivolgersi? Cosa possiamo fare per aiutare il settore?".

È ormai passato più di un mese dalla chiusura definitiva di tutte le scuole di danza e tutto il settore è terrorizzato in attesa di conoscere la propria sorte dopo questo grave periodo di emergenza. La situazione non era rosea già prima di questo problema: tutti conosciamo la realtà dei teatri e corpi di ballo italiani e soprattutto delle scuole di danza in bilico tra cultura e sport. Credo sia importante sottolineare che quando si parla delle migliaia di scuole di danza presenti in Italia, da sempre vivai importanti per le scuole professionali, non ci si riferisce solo a giovani allievi, insegnanti e direttori artistici, dietro a una realtà di danza c’è molto altro: coreografi, maestri accompagnatori, teatri, light designer, fonici, macchinisti, attrezzisti, sartorie, negozi del settore e molto altro. Sono le scuole di danza, anche le meno conosciute collocate in piccoli paesi, che salvano molti giovani da situazioni difficili e che contribuiscono all’importantissima diffusione dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Si, la danza è cultura e mi chiedo: perché ci si dimentica spesso di questo settore lasciandolo in una situazione economica e psicologica molto pesante? Perché le manovre di salvaguardia stabilite dal governo non comprendono la danza? Ad oggi, NESSUNO si sta prendendo la responsabilità di salvaguardare le scuole di danza professionali e private. Sicuramente ci sono settori con priorità maggiori, ma quando si parla di cultura (e dovrebbe già essere sufficiente!), si parla anche di migliaia di persone che vivono di questo. Come sono stati previsti degli aiuti per le partite IVA, dipendenti di aziende e per il mondo dello sport, bisognerebbe pensare di aiutare concretamente anche il mondo della danza, della musica e del teatro. NON DIMENTICATEVI DELL’ARTE E DELLA CULTURA! A chi bisogna rivolgersi? Cosa possiamo fare? #alessandracelentano #danza #cultura #coronavirus

Un post condiviso da Alessandra Celentano (@alessandra.celentano) in data:

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica