Le crociate - film che andrà in onda questa sera alle 21.30 su Rete 4 - è un film del 2005 di Ridley Scott che torna a raccontare un periodo storico ben preciso senza tener conto dell'accuratezza storica. Un po' come aveva già fatto con Il Gladiatore e come farà anche con Robin Hood, nel 2010. Anche nel caso di Le crociate, infatti, il regista è caduto in una serie di errori e inasattezze che hanno reso il film attaccabile, nonostante il grande cast.
Le crociate, la trama
Baliano (Orlando Bloom) è un maniscalco che ha subito un grave lutto: sua moglie, infatti, si è suicidata e morendo si è portata via anche la fede del marito, che comincia a dubitare dell'esistenza e della correttezza di Dio. La sua vita, però, cambia quando nel villaggio in cui vive arriva un gruppo di soldati crociati, tra cui Goffredo di Ibelin (Liam Neeson) che confida all'uomo di essere suo padre. Goffredo offre a Baliano la possibilità di unirsi a coloro che andranno a combattere a Oriente, in Terra Santa.
E sebbene la fede di Baliano non sia tra le più forti, l'uomo accetta di partire per sfuggire ai ceppi della giustizia e cercare una sorta di redenzione divina dopo aver ucciso il prete del suo villaggio. Giunto in Terra Santa Baliano prende parte alla guerra contro Saladino (Ghassan Massoud), mentre molta della sua attenzione viene rapita dalla splendida regina di Gerusalemme (Eva Green).
Inaccuratezza, errori e una narrazione non imparziale
Ridley Scott è un regista che non ha mai fatto mistero di non porre particolare attenzione all'accuratezza storica dei film che decide di portare sul grande schermo. Sebbene il suo nome sia molto spesso associato a pellicole storiche, il regista ha più volte dichiarato di essere più interessato alle vicende personali dei suoi personaggi che al dettaglio storico. Un tipo di atteggiamento, questo, che appare evidente anche in Le crociate. Sebbene il film sia di grande intrattenimento - dote che la maggior parte dei film di Scott hanno -, la pellicola trabocca di errori, sviste e reinvenzioni. Come riporta Istituto Calvino, ad esempio, la storia stessa di Baliano di Ibelin è puramente inventata.
Baliano era un uomo maturo e non un giovane, come viene mostrato nel film. Di sicuro, inoltre, non fu un maniscalco o un fabbro francese: fu invece un nobile importante e in vista. Del tutto inventata risultata anche la storia d'amore tra Baliano e Sibilla, la regina di Gerusalemme. Altro dettaglio da non sottovalutare è il fatto che Baldovino IV, il re lebbroso (interpretato nel film da Edward Norton) non fu né un sovrano estremamente filosofo, ma aveva doti militari riconosciute; inoltre non indossò mai una maschera, come invece accade in Le crociate. Per quanto riguarda le inesattezze storiche il termine "crociata" venne introdotta solo nel quattrocento, mentre la vicenda si svolge nel dodicesimo secolo. Un discorso simile per la "mezzaluna" usata come stemma dell'esercito musulmano, che venne introdotta solo nel 1453 dai turchi.
Inoltre il film, come riportato dal sito dell'Internet Movie Data Base, venne accusato di essere un manifesto che insegnava agli americani a odiare i musulmani. A dirlo fu il professor Khaled Abu el-Fadl che scrisse: "Credo che il film insegni alle persone a odiare i musulmani. C'è uno stereotipo dei musulmani come se fossero costantemente stupidi, ritardati, arretrati, incapaci di pensare in modo complesso".
Re Mohamed VI, consapevole di questa critica al film, divenne così preoccupato per la sicurezza di Ridley Scott da dargli quattro guardie del corpo. Temeva infatti che il popolo musulmano potesse in qualche modo risentirsi del ritratto che di loro veniva fatto all'interno del film.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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