Ne abbiamo parlato più volte e lo faremo ancora per molto tempo. Oggi, l’universo dei super-eroi targato Marvel è stato capace di creare un ponte tra il piccolo e il grande schermo, come se l’uno non potesse vivere senza l’altro. Prima sono stati gli Agents of Shield a permettere ai personaggi nati dalla fantasia di Stan Lee di coesistere in due spazi differenti. Ci ha provato poi Netflix con il sub-universo di Daredevil e company, ma è con l’avvento della piattaforma streaming (e a pagamento) di Disney+ che la costruzione di questo universo si può dire compiuta. E lo si nota anche da Ms. Marvel, ultima serie prodotta dalla Casa di Topolino, arrivata qui in Italia dallo scorso 8 giugno in pompa magna, unendosi alle blasonate WandaVision, Falcon & Winter Soldier, Loki, Occhio di Falco e Moon Knight.
La serie, anche lei ispirata a un noto personaggio dei fumetti nato nel lontano 1977, segna un vero e proprio punto di svolta per il mondo dei super-eroi. Non solo propone uno sguardo alla realtà che stiamo vivendo attraverso gli occhi di una ragazza di appena 16 anni, ma Ms. Marvel va ben oltre. Ovvero si focalizza sui miti, i vizi e le virtù della generazione contemporanea e, per di più, apre una parentesi sul mondo mussulmano proponendone una visione inclusiva e fuori dagli schemi. Ottime le intenzioni, questo è vero, ma la release finale non è di certo delle migliori. E ora vi spieghiamo il perché.
Un’adolescente e il suo super potere
Kamala è una ragazza come tante. Vive nel New Yersey, è brava a scuola, ha ottimi voti e ha un amore sconsiderato per la squadra degli Avengers, in particolare per Captain Marvel. Una passione che condivide insieme a Bruno, il suo migliore amico. Kamala, però, di seconda generazione, ha origini pakistane-mussulmane. Per lei è uno stigma che non riesce proprio a tollerare. Vive secondo il lifestyle americano, ma è soffocata da una madre che vorrebbe crescere sua figlia secondo i prismi religiosi della comunità medio-orientale.
La ragazza però è un vero spirito libero e cerca di non scendere a patti con le sue origini. Fino a quando non riceve in regalo dalla nonna due bracciali. Una volta indossati, Kamala comincia a sviluppare dei poteri straordinari, tanto da diventare virale sui social dopo che ha salvato la vita a una ragazza a una convention degli Avengers. Passato lo stupore iniziale, la giovane ora deve fare i conti con le conseguenze di questi poteri, e bilanciare la sua vita in famiglia con quella da super-eroina.
Una serie che non convince fino in fondo
Non è un capolavoro. Questo bisogna dirlo. Ms. Marvel è una serie dai dialoghi molto basici, dalle battute poco pungenti e incisive, dai personaggi statici e senza spessore e con una narrazione quasi elementare, senza guizzi e senza colpi di scena. Si ride con facilità, ma c’è poca meraviglia all’interno della serie. Abituati dalla Marvel a prodotti di puro intrattenimento ma con una storia intrigante e piena di risvolti, questa volta è stato realizzato un prodotto di poco spessore, dedicato solo a un pubblico di giovanissimi, che non riesce a trovare spazio nel cuore del "fan storico", costretto a migrare verso altri lidi "seriali". Ms. Marvel è una serie che ha abbassato molto il suo target di riferimento, e nonostante sia curata da un’ottima regia e da buoni effetti speciali, non convince proprio perché affronta temi e situazioni senza ponderare il peso delle proprie azioni.
Un viaggio (troppo) inclusivo e perbenista
Questo perché la serie segue – alla lettera – il nuovo corso intrapreso dai vertici Disney. Una scelta che va rispettata ma che è troppo incisiva e che non si sposa con tutte le serie presenti in piattaforma. Alla storia di una ragazza che diventa un super-eroe, si lega lo sguardo al mondo che stiamo vivendo, idealizzando una società quasi utopistica in cui il bene vince sempre sul male, in cui il diverso riesce a emergere e a far valere le proprie opinioni, e si tratteggia un mondo che vive perfettamente in coesione con altre culture e religioni. È uno sguardo bellissimo, ma irrealizzabile.
La Ms. Marvel del fumetto
Prima di diventare una serie tv, il personaggio di Ms. Marvel ha avuto una storia editoriale molto travagliata. Esordisce ufficialmente nel 1977 con un albo omonimo che è andato in stampa fino al 1979. Sparisce fino al 2006 quando Brian Reed prende in mano le redini della storia e, con il titolo di Ms. Marvel vol.2, costruisce una nuova identità al personaggio, pubblicando fino al 2010. Solo nella terza rivisitazione, i poteri che sono stati di Carol Danvers passano alla giovane Kamala. E infatti al volume tre della serie trae ispirazioni il nuovo show della Disney. L’identità del personaggio è molto particolare. Prima di essere una ragazza mussulmana, la Ms. Marvel era un’ufficiale dell’aereonautica degli Stati Uniti. Assume i poteri dopo che viene investita da un’esplosione che la rende in parte umana e in parte Kree. È conosciuta con il nome di Captain Marvel in onore di Mar-Vell, uomo a cui Carol era legata da un’amicizia e da cui ha ereditato parte dei suoi poteri.
Successo sui social ma… con scarse visualizzazioni
C’è da dire che, nonostante le buone critiche da quasi tutta la stampa di settore, Ms. Marvel non è un successo per la Disney. O almeno non lo è in termini di visualizzazioni. Secondo le stime riportate, nei primi cinque giorni dal suo debutto avrebbe totalizzato un pubblico composto da appena 775.000 profili connessi solo negli Stati Uniti. Una stima al ribasso che segna un vero record ma in negativo per la Marvel. I dati affermano che le visualizzazioni sono inferiori rispetto agli standard. Ancor meno rispetto a quanti si sarebbero invece sintonizzati per la precedente serie Marvel Studios che deteneva il titolo di "meno vista" nello stesso periodo di tempo (ovvero quella di Occhio di Falco, con 1.5 milioni di utenti collegati).
"Orgoglioso di portare nuovi personaggi in tv"
Di una visione differente è Kevin Feige, capo e creativo della Marvel Entertainment, il quale in una conferenza stampa virtuale ha ammesso di essere molto felice di aver prodotto una serie come Ms. Marvel. "Sono orgoglioso di portare nuovi personaggi sullo schermo e non semplici reinterpretazioni che la gente ha visto già in azione – ammette -.
Penso sia importante questo aspetto. Vorrei che il pubblico che non ha mai considerato di guardare una produzione Marvel Studios, guardi questo show con un occhio diverso – aggiunge -. È stato come il più grande viaggio della mia vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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