Dune prima di Villeneuve: il fallimento di David Lynch

Prima dell'arrivo di Dune di Denis Villeneuve al cinema, la saga di Frank Herbert aveva già vissuto il suo momento sul grande schermo con l'opera omonima di David Lynch, che tuttavia considera la pellicola come il suo più grande fallimento

Dune prima di Villeneuve: il fallimento di David Lynch

Dune - che andrà in onda questa sera alle 00.01 su Italia 1 - è il tentativo fatto da David Lynch di portare sul grande schermo l'epopea fantascientifica inventata da Frank Herbert a partire dagli anni '60 e diventata un classico del genere, al punto da ispirare anche l'universo di Star Wars.

Dune, la trama

L'anno è il 10191 e sulla casata degli Atreides è giunto l'ordine dell'imperatore Shaddam (José Ferrer) di lasciare il pianeta Caladan e trasferirsi su Arrakis, un desertico e inospitale pianeta conosciuto con il nome di Dune. Un pianeta che è bramato in realtà da molti, perché nelle sue profondità si nasconde la Spezia, una sostanza che è in grado di allungare la vita e aumentare le percezioni sensoriale, nonché permettere di spostare le navi spaziali nell'interspazio. Il viaggio degli Atreides, però, si trasforma in un incubo quando il capo famiglia, il Duca Leto, cade vittima di una trama ordina dal malvagio Barone Vladimir della famiglia Harkonnen, che vuole liberarsi di Leto e mantenere la propria presa sulla Spezia.

Alla carneficina di Casa Atreides, però, sopravvivono la concubina del Duca Leto, Lady Jessica, e Paul (Kyle MacLachlan), figlio dei due, che grazie alle sue capacità mentali e sensoriali viene accolto dal popolo di Arrakis, i Fremen, come il Messia che avevano a lungo atteso per liberarli dalla presa degli stranieri che sfruttavano la loro terra.

Il fallimento di David Lynch

Il mondo e l'universo di Dune è tornato a essere un argomento di conversazione a causa dell'uscita in sala dell'ultimo film di Denis Villeneuve, presentato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Venezia, che vede il neo-divo Timothée Chalamet vestire i panni del protagonista, Paul Atreides. Questo ha fatto sì che la saga letteraria firmata da Frank Herbert tornasse nelle classifiche dei libri più letti, con l'uscita anche di un graphic novel, e che il film di David Lynch, uscito nel 1984, tornasse a far parlare di sé come pietra di paragone con la pellicola che arriva al cinema il 16 settembre 2021.

Il Dune di David Lynch fu un film che - sebbene riuscì ad ottenere un discreto successo grazie al mercato home video che lo trasformò in un cult di nicchia - non ebbe una vita facile. Quando raggiunse la sala nel dicembre del 1984 Dune andò incontro ad una vera e propria carneficina di critica e pubblico. Il film, come riporta The Atlantic, venne definito "un vero casino, un'escursione incomprensibile, brutta, destrutturata e senza senso nell'oscurità di una delle sceneggiature più confuse che siano mai state scritte". Il problema principale del Dune di David Lynch fu il tentativo di riuscire a restituire con precisione tutti i dettagli dell'epopea letteraria di Frank Herbert: questo fece sì che per chi non aveva letto i libri all'origine della storia, il film non fosse altro che una serie di terminologia sconosciuta e lunghi spiegoni in voice over che spiegavano le cose più che farle vedere.

Se da una parte la regia di David Lynch - così visionaria e onirica - appare comunque inattaccabile quanto a qualità, non si può dire lo stesso di tutti gli altri elementi fondanti dell'opera. E infatti, come viene scritto dal sito dell'Internet Movie Data Base, David Lynch considera Dune come l'unico vero fallimento della sua intera carriera. Dal giorno dell'uscita il regista si rifiutò di parlare della produzione nel dettaglio e ha rifiutato più volte di lavorare su un'edizione speciale del film da far uscire in dvd. Disse che rimettere mano al film o trovarsi di nuovo a dover lavorare nell'universo di Dune sarebbe stato troppo dolorosa come esperienza e lui non era sicuro di poterla affrontare. "Riguardandomi indietro non avrei dovuto girare Dune," ha detto in un'intervista riportata da IMDB. "Avevo ferree indicazioni da Raffaella e Dino De Laurentis riguardo il film che si aspettavano e sapevo che non avrei avuto potere decisionale sul montaggio finale". Più gentile fu invece il responso dello scrittore Frank Herbert, che all'epoca era ancora vivo. L'autore di Dune, riguardo il film di David Lynch disse: "Mi è piaciuto il film, persino così tagliato. E l'ho detto del momento in cui l'ho visto.

Ciò che è arrivato sullo schermo è una vera e propria celebrazione visiva che inizia nello stesso modo in cui inizia il mio Dune e si sentono i miei dialoghi per tutto il tempo." Poi ha continuato: "Naturalmente ho anche io i miei cavilli sul film. Paul era un uomo che giocava a essere Dio, non un dio che poteva far piovere".

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