E su Fox un miliardario finanzia la polizia

"APB" è una serie in cui un riccone di Chicago combatte la criminalità con i suoi soldi

E su Fox un miliardario finanzia la polizia
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Esiste problema, negli Stati Uniti e nel mondo, che un miliardario, i suoi soldi - e la volontà di spenderli - non possano risolvere? La domanda, di questi tempi, sembra quasi avere connotati politici, in realtà è solo la premessa di una nuova serie tv, APB, a tutte le unità in onda da oggi, ogni martedì alle 21,50 su Fox. La serie racconta di un miliardario che, dopo la morte del migliore amico a seguito di una rapina, decide di comprare un intero distretto di polizia, a Chicago, dotarlo della migliore tecnologia a disposizione, e di combattere il crimine a proprie spese.

Che ci si creda o no, la serie tv è ispirata ad un episodio reale (che niente ha a che fare con l'elezione del presidente Trump): a New Orleans un signore facoltoso ha costituito uno speciale corpo di polizia per aiutare gli agenti a controllare la città e combattere il crimine. Ma se pochi conoscono la storia del facoltoso cittadino di New Orleans, in molti hanno invece applicato una diversa chiave di lettura e ci hanno visto un'esplorazione del mondo politico, sociale ed economico che si sta modellando dopo l'elezione di un miliardario alla presidenza degli Stati Uniti. Mettere a disposizione, se non le proprie sostanziose risorse finanziare, almeno l'intelletto che queste risorse ha contribuito a creare, è un bene o un male per la società? E' un gesto altruistico o profondamente egoistico? La risposta deve ancora venire. Certo i soldi e la tecnologia aiutano in molti campi e infatti nello show di Fox il miliardario Gideon Reed (interpretato da Justin Kirk) riesce a catturare i responsabili dell'omicidio dell'amico e la polizia - sino a quel momento scettica sui metodi adottati dal loro nuovo capo - si fa persuasa che avere dalla propria la più avanzata tecnologia rappresenti un valido aiuto, ma non tutto e non sempre sarà così semplice. Cosa è certo è che anche sul piccolo schermo, nell'era di Trump, la figura del politico forte, poco disposto al compromesso e al garantismo, torna a piacere.

Oltre ad APB, c'è un altro tv show che ammicca ad un certo uso non troppo «politically correct» dei metodi di polizia: Training day, in onda su CBS (ma non ancora arrivata in Italia) è ideata da Antoine Fuqua, colui che 2001 aveva diretto Denzel Washington e Ethan Hawke nell'omonimo film. La serie tv, a differenza del film da cui è tratta, regala fascino al protagonista, un poliziotto che deve addestrare un giovane allievo. Non più descritto come un uomo corrotto, Frank Rourke (interpretato da Bill Paxton), è un poliziotto dai metodi spicci che dice cose come «La polizia è il sesso: per essere efficace non deve essere gentile».

Questa invece è una recente dichiarazione di Donald Trump sullo stato di salute dell'ordine pubblico nella città in cui la serie è ambienta: «Se Chicago non risolve la terribile carneficina in corso - in crescita del 24% rispetto al 2016 - manderò i federali». Sempre su Twitter poco prima aveva scritto: «La polizia non deve essere politicamente corretta». Nonostante il suo liberalismo conclamato, il messaggio di Trump sta prendendo campo anche a Hollywood?

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