Eastwood chiude (male) l'omaggio agli eroi

di Clint Eastwood con Anthony Sadler, Alek Skarlatos, Spencer Stone

Eastwood chiude (male) l'omaggio agli eroi

Con questo Ore 15:17 - Attacco al treno, Clint Eastwood completa la sua trilogia che omaggia eroi moderni americani. Iniziata, nel 2014, con American Sniper, proseguita, nel 2016, con il «miracolo sull'Hudson» operato dal capitano Sully, trova, nel film da oggi nelle sale, la conclusione attraverso il racconto di tre amici che, con coraggio e sprezzo del pericolo, misero eroicamente a repentaglio la propria vita.

Sono il soldato della Guardia nazionale dell'Oregon Alek Skarlatos, il sergente dell'Air Force statunitense Spencer Stone e Anthony Sadler, trio che vedrete sul grande schermo perché Clint ha scritturato, per la pellicola, proprio i tre eroi, per interpretare se stessi. Una scelta curiosa, ma che dice molto del carattere patriottico di Eastwood, che ha voluto consacrare ulteriormente l'atto di coraggio dei protagonisti, dando loro la ribalta della scena cinematografica e accrescendo il realismo della ricostruzione.

La storia è quella del treno Thalys, con a bordo 554 passeggeri, che il 21 agosto 2015 subì un attacco di matrice terroristica da parte del venticinquenne jihadista marocchino Ayoub El Khazzani. Con in mano un fucile AKM, l'uomo avrebbe compiuto una strage se non fosse stato per l'intervento dei tre americani che riuscirono a disarmare il terrorista (grazie anche all'inceppamento dell'arma nel momento chiave). A questo episodio, però, Eastwood dedica, sorprendentemente, pochi minuti, come se fosse del tutto marginale. La quasi totalità della pellicola è suddivisa in tre quadri, tra loro sfilacciati. Una prima, ambientata a scuola, che racconta come nacque l'amicizia leale tra i tre giovani, a suon di convocazioni dal preside, neanche fosse Diario di una schiappa. La seconda, in ambito militare, mostra l'addestramento di Stone e i suoi insuccessi. La terza, è un interminabile viaggio per l'Europa (ma quanto gli è costato?), come un film di Woody Allen, che i tre fecero in quell'anno, tra cartoline, selfie, discoteche, abbordaggi.

Molto noiosa e inutile. Lo spettatore, sconcertato, guarda l'orologio per paura di aver sbagliato pellicola. Invece, è tutto vero, fino al sospirato assalto al treno. Come può un genio come il grande Clint aver girato un film così sbagliato?

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