Edoardo Leo viaggia nella Roma imperiale. "Sono tornato indietro di duemila anni"

"Power of Rome" racconta l'epopea della città "caput mundi". Al cinema dal 19

Edoardo Leo viaggia nella Roma imperiale. "Sono tornato indietro di duemila anni"

Inizia con un cerchio, magico, quello tracciato da Romolo per la nascita della Città Eterna, Power of Rome di Giovanni Troilo, film a metà tra documentario e finzione, in uscita come evento nelle sale il 19, 20 e 21 aprile, data che coincide non solo con quella leggendaria della nascita di Roma ma anche con quella del compleanno del protagonista Edoardo Leo.

«L'idea di festeggiare al cinema i miei 50 anni, con un film sulla mia città è un sogno che si avvera» dice l'attore che nel film, prodotto da Fulvio e Paolo Lucisano con Paolo Ferrari e Vision Distribution e scritto da Donato Dallavalle e Luca Lancise, interpreta un attore chiamato a calarsi nei panni di Cesare in una coproduzione internazionale. Proprio nel momento in cui sta per essere ucciso da Bruto, l'attore inizia a farsi delle domande sul perché il grande condottiero si sia lasciato uccidere e decide di scappare dal set. Toccherà all'assistente di regia, interpretata da Giorgia Spinelli, rincorrerlo per la Capitale e convincerlo a tornare il giorno dopo sul set non senza prima aver fatto un giro più storico che turistico per Roma che così viene raccontata attraverso i suoi imperatori.

Una città fondata sul sangue, quando nel cerchio di Romolo entra il fratello Remo che lo ucciderà, in un film in cui, paradossalmente, di sangue non si vede neanche una goccia: «È vero, è stata una scelta ben precisa dice il regista già al lavoro su un nuovo documentario Sky su Francesco Borromini perché abbiamo preferito mostrare quella violenza con un colore, il rosso. Nelle sequenze iconiche che abbiamo rimesso in scena, più che al cinema mi sono ispirato al teatro della Societas Raffaello Sanzio».

Certo però il cinema è molto connesso alla storia di Roma sia perché è stato il protagonista della stagione d'oro della Hollywood sul Tevere, sia perché aggiunge il regista «il primo film della storia è impresso sulla Colonna Traiana con centinaia di personaggi e di scene raffigurate».

Power of Rome ci porta non solo su quella colonna in maniera ravvicinata, spesso con l'uso di droni che simulano i voli degli uccelli, presagi di futuro per gli antichi romani, ma dentro tutti i monumenti più importanti che, a volte, sono inediti per gli stessi romani: «Io ad esempio non ero mai entrato nel Colosseo confida Edoardo Leo ma farlo all'alba, con un freddo molto intenso, nel vuoto e nel silenzio generale, è stata un'esperienza che mi ha fatto tornare indietro di duemila anni».

Ma questa non è stata l'unica scoperta dell'attore che è anche regista, non a caso il suo ultimo film si intitola Lasciarsi un giorno a Roma: «Sembra un aneddoto ma quando siamo stati al Pantheon ho scoperto che solo in un giorno dell'anno la luce che penetra attraverso la cupola colpisce la porta d'ingresso, alle ore 12 del 21 aprile, compleanno mio e di Roma».

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