Ospite di Paolo Bonolis nel format ideato per il web “La Stanza del medico”, Elena Santarelli si è confrontata con il conduttore e il dottore Roy De Vita raccontando di essere stata vittima di attacchi da parte dei no vax durante la malattia del figlio Giacomo.
Com’è noto, la Santarelli e il marito, Bernardo Corradi, hanno combattuto a lungo contro un tumore al cervello diagnosticato al figlio maggiore. Per un lungo periodo, la coppia ha temuto che la malattia potesse avere la meglio sul piccolo ma, alla fine, sono riusciti a tirare un sospiro di sollievo annunciando, con gioia e commozione, che Giacomo era finalmente fuori pericolo.
Il lungo calvario di Elena Santarelli è stato poi raccontato in un libro che la showgirl ha voluto scrivere per condividere con le altre madri il dolore vissuto e gli incontri fatti nel lungo percorso che ha portato il figlio verso la guarigione. Ma, nei mesi passati tra ospedali e medici, la moglie di Bernardo Corradi è stata spesso nel mirino degli hater.
C’è chi l’ha accusata di continuare a condurre una vita con il sorriso nonostante il dramma familiare, chi ha insinuato che abbia tentato di lucrare dalla malattia del figlio e chi le ha puntato il dito contro per essere tornata a lavorare incurante dei problemi di Giacomo. In collegamento con Paolo Bonolis e con il chirurgo plastico Roy De Vita, però, la Santarelli ha rivelato un altro retroscena riguardante gli attacchi subiti nel periodo della malattia del primogenito.
“Giacomo, prima di ammalarsi di tumore, aveva fatto tutti i vaccini. A seguito delle cure di radioterapia, è diventato un bambino immunodepresso. Ora non lo è più perché i valori sono tornati normali – ha iniziato a spiegare la Santarelli - . Per un bambino che segue queste terapie, è importante poter tornare piano piano alla vita di tutti i giorni. Quindi, quando c’è la possibilità di far rientrare il bambino a scuola con la mascherina, io ho dovuto chiedere alla scuola se tutti, in classe, fossero stati vaccinati”.
“Purtroppo, in questo percorso, ho conosciuto molte mamme disperate perché non potevano mandare i propri figli né all’asilo né a scuola. In alcuni casi, i bambini malati di cancro possono tornare alla loro vita ma questo è possibile solo se le persone che ti circondano sono vaccinate – ha aggiunto ancora Elena, che ha svelato - .
Gira la voce che mio figlio ha preso il tumore perché l’ho vaccinato. Per farti capire quanto diventa assurdo il linguaggio delle persone nei confronti di un genitore che in questo momento sta affrontando una malattia”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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